Approfittava del momento più propizio, spesso al termine del lavoro, per isolare le colleghe, palpeggiarle e proporsi loro con frasi esplicite. Un’accusa che è costata l’arresto a un 32enne ravennate, originario di Mugnano di Napoli e impiegato in un punto ristoro alle porte del centro della città romagnola.

A determinare l’apertura delle indagini della polizia contro il giovane era stata la denuncia di una collega, che aveva lamentato di avere subìto il 15 febbraio gravi molestie dal 32enne, tanto da dovere poi ricorrere al pronto soccorso per ecchimosi a un gluteo persistenti a undici giorni di distanza dai fatti (per lei prognosi residua di cinque giorni). E così i reati dei quali l’uomo deve ora rispondere sono di violenza sessuale e di lesioni aggravate. Ma nell’ordinanza di custodia in carcere emessa dal Gip Antonella Guidomei su richiesta del Pm Isabella Cavallari, si fa riferimento ad altre tre ragazze che sentite dalla squadra Mobile, sebbene senza presentare formale denuncia hanno restituito situazioni analoghe già a partire dallo scorso anno. Nei loro racconti ci sono molestie talmente pesanti di fronte alle quali gli inquirenti hanno parlato di “violenza sessuale rituale”. L’uomo ­ arrestato per evasione nel 2012, con precedenti di polizia per spaccio, lesioni, danneggiamenti, resistenza e difeso dall’avvocato Alessandro Sintucci di Forlì ­ secondo quanto riferito dalla polizia avrebbe finora sempre cercato di sminuire l’accaduto riconducendolo a un atteggiamento ‘maschio’ ma non violento.

 

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