Questa volta a farne le spese è stata una sala giochi, il “Luky Play”, situata all’inizio del corso principale del paese. Lo scoppio della bomba, intorno alle quattro del mattino, ha svegliato tutti gli abitanti della zona e nel giro di poco sono sopraggiunti carabinieri e vigili del fuoco. Si tratta del terzo episodio dall’inizio dell’anno e, l’ultimo, aveva interessato l’attività di un barbiere in via Crucis. I danni sono stimabili in qualche migliaia di euro e hanno riguardato unicamente la sala giochi. Dai primi rilievi non risultano danneggiati né il palazzo soprastante né quelli circostanti. La paura è stata comunque molta e, purtroppo, non si tratta di un caso isolato. Sembrano ritornate in auge vecchie pratiche, da un po’ scomparse nel comune a nord di Napoli. Quando si parla di bombe in comuni come quello di Sant’Antimo gli automatismi sono facili: intimidazione, racket, camorra. Ora spetterà alle autorità competenti ricostruire l’accaduto e, laddove dovesse effettivamente emergere la natura camorristica dell’azione, non sarà certo una sorpresa. Della serie: a Sant’Antimo la camorra c’è, si vede e si sente.

Luca Leva

 

http://www.youtube.com/watch?v=5gJ6MW0J12Y

 

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