Anche se sono tra i più costosi, al punto che anche i paesi ‘ricchi’ stanno facendo fatica a fornirli ai malati, i nuovi farmaci contro l’epatite C sono essenziali e dovrebbero essere disponibili a tutti. Il messaggio viene dalla nuova ‘Model List of Essential Medicines’ aggiornata dell’Oms, pubblicata oggi, che per la prima volta include i farmaci innovativi antiepatite oltre a quelli per alcuni tumori e per la Tbc resistente, chiedendo inoltre iniziative per abbassarne il prezzo.

”Quando arrivano farmaci nuovi ed efficaci che possono trattare in sicurezza malattie serie e diffuse ­ afferma Margaret Chan, direttore generale dell’Oms ­ è vitale garantire che tutti coloro che ne hanno bisogno li ottengano. Metterli nella lista dei medicinali essenziali è un primo passo”. L’epatite C, spiegano gli esperti dell’agenzia, colpisce nel mondo circa 150 milioni di persone, e fa 500mila morti ogni anno. L’introduzione nella lista non è vincolante ma viene spesso presa a modello dai singoli paesi per decidere di quali farmaci autorizzare il rimborso. ”I nuovi farmaci per l’epatite C possono portare a un cambiamento epocale ­ spiega Massimo Andreoni, presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali ­, non capita spesso di avere un arma che può debellare un’infezione così diffusa. Oggi però anche in Italia ci troviamo costretti a darli solo a chi è ad uno stadio avanzato di malattia, con il paradosso che dobbiamo dire ai pazienti che non stanno ancora abbastanza male per avere la terapia. Questa decisione dell’Oms può essere utile per avviare un dialogo che abbassi i prezzi”. Oltre alle terapie per l’epatite C, che per la prima volta sono state inserite nella lista, il comitato di esperti che la revisiona ogni due anni ha rivisitato completamente la sezione sugli antitumorali. I tumori, si legge nel documento, fanno 8,2 milioni di morti nel mondo ogni anno, e i nuovi casi potrebbero salire del 70% ni prossimi 20 anni. Il panel ha confermato 30 farmaci su 52 presenti nella lista inserendone 14 di nuovi fra cui il trastuzumab per il tumore al seno. ”Abbiamo anche introdotto nuovi regimi per tumori rari come leucemia e linfoma ­ spiega Kees De Joncheere, che dirige il dipartimento sui farmaci essenziali dell’Oms ­ in grado di curare fino al 90% dei pazienti”.

 

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