Migliaia di pellegrini a Pompei hanno partecipato questa mattina alla tradizionale recita della Supplica dell’8 maggio, istituita dal beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario e delle opere di carità annesse. Il gran caldo ha fatto registrare molti malori, soprattutto tra gli anziani. Come ogni anno, moltissimi pellegrini sono giunti già ieri nel santuario, così, ad esempio, i 600 cittadini di Pignataro Maggiore, un comune del Casertano, che affrontano ogni anno il cammino a piedi di 88 chilometri, un rituale che quest’anno ha festeggiato il 70esimo anno. Partiti nella mezzanotte tra il 5 e il 6 maggio, i fedeli di Pignataro Maggiore sono arrivati alle 12 di ieri e hanno baciato prima il portone e poi il pavimento del Santuario, mentre in molti, per grazia ricevuta, hanno percorso la navata in ginocchio. Il Prefetto della Congregazione per il Clero, cardinale Beniamino Stella, ha presieduto la concelebrazione con circa 80 sacerdoti, numerosi parroci che hanno accompagnato i gruppi di preghiera da tutto il Mezzogiorno e 10 alti prelati giunti per il sacro rito in onore della Beata Vergine del Rosario. Lei, Eminenza, come Prefetto della Congregazione del Clero – ha detto nel saluto l’Arcivescovo di Pompei, mons. Tommaso Caputo – è uno dei più stretti collaboratori del Santo Padre Francesco che, poco più di un mese fa, abbiamo avuto la gioia di accogliere qui a Pompei. La visita del Papa, breve ma intensa, ha dato nuovo slancio alla nostra preghiera e ha rafforzato il nostro impegno di carità verso gli ultimi e gli emarginati”. La giornata di intenso caldo ha fatto registrare molti malori tra i fedeli più anziani, provati per l’elevata temperatura di questa mattina e dalla stanchezza del pellegrinaggio che raduna i cristiani del culto mariano soprattutto dalle regioni del Sud Italia. Imponente il servizio d’ordine e l’assistenza sanitaria dei volontari. La recita della Supplica è stata trasmessa in diretta su molti canali tv e streaming. I gruppi dei pellegrini non si sono fermati alla sola visita del Santuario, alcuni hanno voluto aggiungere anche la conoscenza delle strutture d’accoglienza degli orfani,e che oggi accolgono anche minorenni, madri e adolescenti sottratti ad ambienti violenti, poveri, senzatetto, anziani, ex tossicodipendenti, diversamente abili. “Due giorni fa – ha ricordato l’arcivescovo Caputo – sono arrivate nove donne migranti e i loro bambini, stremati dalla traversata sui barconi”. Uno scrosciante applauso ha chiuso la celebrazione della Supplica, prima che il quadro della Vergine del Rosario venisse nuovamente elevato sull’altare maggiore del Santuario di Pompei.

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