Padri separati: il dramma ignorato. Trascurato dalla società, dimenticato dallo stato, sottovalutato dagli addetti ai lavori, spesso incompetenti, incapaci e inadempienti. Nonostante la legge 54\2006 che sembrava essere il fiore all ‘occhiello sui temi della parità genitoriale e dei diritti dei minori continuano ad essere violati delle norme sancite non solo dalla legge ma dal rapporto viscerale che lega un padre al proprio figlio. “Io voglio ‘vivere’ mia figlia, voglio accompagnarla all’asilo, andare con lei a comprare un giocattolo, il pigiama, le scarpe, il libro delle favole, i vestiti, voglio fare il padre e vorrei sapere perché mi viene negato questo diritto”. Lo chiede disperato RDM un ragazzo di 33 anni di San Felice a Cancello, la sua storia è tristemente simile a tante altre. Fine di un amore e inizio della battaglia sull’affido. Sono dieci mesi che non vede la sua bambina di tre anni, pur non essendoci motivi ostativi. Oltre all’iter legale per ottenere il riconoscimento dei suoi diritti di genitore, nonché il riconoscimento del diritto della bambina di ricevere l’amore e l’attenzione del padre, RDM si sta attivando per costituire un’associazione Padre Separati a San Felice a Cancello e a breve presenterà un’istanza al comune per l’approvazione del Registro della Bigenitorialità. Al momento sono una decina i padri che hanno aderito alla sua iniziativa. “Non importa quanti siamo o chi siamo, ma importa ciò che rappresentiamo, l’emblema di un diritto calpestato di tanti padri e di tanti bambini”. Lo scorso 26 maggio giornata dedicata al ricordo di San Filippo Neri, RDM aveva organizzato una manifestazione per puntare i riflettori sul grave dramma che vive insieme ad altri papà, ma ha dovuto registrare per l’ennesima volta l’indifferenza verso un problema che investe la sfera affettiva e psicologica dei bambini. “L’articolo 337-ter del codice civile recita “è solo nell’interesse della prole minore, che vengono disposte le modalità di visita e frequentazione dei due genitori e queste devono essere tali da assicurargli i diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori; di ricevere cura, educazione, istruzione ed assistenza morale da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale” : io sono ancora in attesa che questa legge venga rispettata e che le autorità preposte lo facciano quanto prima”. Conclude così RDM che non si arrende e con tutta la forza della disperazione di un padre che non vede la sua bambina da dieci mesi continua la sua battaglia.