CASERTA – Il Capogruppo di Futuro e Libertà per l’Italia nel Consiglio Comunale di Caserta, Luigi Cobianchi, depositerà un’interpellanza-denunzia-esposto, al Sindaco, al Comandante della Polizia Municipale, all’Assessore all’Urbanistica, all’Assessore alla Cultura, al Soprintendente ai B.A.P.S.A.E. delle Province di Caserta e Benevento, oltre che alla Procura della Repubblica, per segnalare l’attività edilizia palesemente modificatoria in essere nell’edificio Borbonico della “Locanda della Posta“, ubicato all’angolo tra Piazza Vanvitelli e via Leonetti, e nell’immobile sito in corso Giannone, adiacente a quello della Banca d’Italia, attività che appare del tutto confligente con la disciplina del Testo Unico dei beni Culturali (D.Lgs. 42/2004), oltre che con la “Carta Europea del Restauro“. La Locanda della Posta, al di là del particolare pregio architettonico, rappresenta una testimonianza fondamentale ed unica, che denota l’importanza strategica che la Città di Caserta aveva per i Borbone. L’altro edificio si mostra meritevole di tutela, oltre per il suo pregio architettonico, per la varietà e la peculiarità degli elementi tipologici che vi si riscontrano e che rappresentano una testimonianza non-comune delle funzioni che vi si svolgevano e di come l’edificio si inseriva nel contesto degli immobili prospicienti l’antica piazza del Mercato, cuore dell’insediamento di valle del Feudo degli Acquaviva-Gaetani.
Oltre a chiedere l’immediato sequestro di ambedue i cantieri, nelle more dell’espletamento delle verifiche del caso, il cons. Cobianchi, come prescritto dal già citato Testo Unico, con il suo atto chiede l’immediato ripristino morfologico-strutturale dello statu quo ante, con gli stessi materiali e le soluzioni tecnico esecutive originarie, oltre all’individuazione delle eventuali responsabilità di quanto sinora avvenuto, che, ove riscontrate, andranno adeguatamente perseguite, ai sensi di Legge.