“La buona scuola è anche formazione di coscienze, di cittadinanza attiva: è qui che si formano le donne e gli uomini di domani ed è per questo che ritengo fondamentale che anche a scuola i ragazzi possano apprendere il rispetto per l’altro ed il senso vero di una comunità inclusiva che rigetti ogni discriminazione”. Per questo motivo Camilla Sgambato, deputata del Partito Democratico ha firmato, assieme ad altri parlamentari del gruppo Pd alla Camera, l’interrogazione a risposta immediata alla ministra dell’Istruzione Stefania Giannini illustrata oggi dalla parlamentare Maria Carocci. Ricordando la raccomandazione dell’Ue e la circolare che il ministero dell’Istruzione emanò in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia nel maggio 2012 ha emanato una specifica circolare, l’interrogazione chiedeva di conoscere “quali iniziative urgenti stia adottando il Ministro per garantire l’effettivo godimento del diritto all’istruzione promuovendo e realizzando iniziative volte a sensibilizzare gli studenti sul tema della cultura della differenza anche al fine di prevenire nelle scuole il bullismo basato sull’omofobia”. “La scuola – ha sottolineato Camilla Sgambato – è protagonista nel processo di costruzione di una comunità che sappia ripudiare ogni forma di discriminazione e riconosca invece le identità di genere e le diversità di ciascuno. Chiediamo dunque al Governo, già sensibile su questo tema, di mantenere alta l’attenzione contro l’omofobia, il bullismo, l’intolleranza”. La ministra ha risposto ricordando che nel “nuovo articolato del testo in discussione in queste ore al Senato, del disegno di legge sulla buona scuola, si fa uno specifico richiamo e uno specifico riferimento alla previsione che il piano triennale dell’offerta formativa possa e debba contenere l’attuazione di questi principi, cioè principi di pari opportunità, di educazione alla parità tra i sessi, di prevenzione della violenza di genere e di discriminazione di ogni sorta e che quindi sia, come dire, il sostrato pedagogico, educativo e culturale per poter prevenire quegli episodi che talvolta drammaticamente richiamano in maniera isolata la nostra attenzione su una devianza di comportamento”.