Sui contributi statali alla stampa ”la cosa molto difficile e’ scegliere”, ma il governo sta lavorando per criteri ”obiettivi ed il piu’ possibile persuasivi, di tipo quantitativo e di effettiva diffusione”.
Lo dice il premier Mario Monti per il quale ”sarebbe impensabile eliminare completamente i contributi che sono il lievito di una informazione pluralistica e della coesistenza di correnti culturali e politiche vitali per un paese, ma sarebbe altrettanto superficiale e brutale eludere il problema della scelta in una fase in cui ogni euro che lo Stato spende deve essere oggetto di verifica”.