Avevano allestito una vera e propria base di spaccio nel centro di Napoli, zona Porta Capuana, in un basso sito in un Palazzo antico. Una insospettabile nonna di quasi 70 anni, incensurata, originaria dell’avellinese ma da anni residente a Napoli, S.C., insieme ai suoi due nipoti venticinquenni, F.A e F.S., questi ultimi già gravati da precedenti penali per reati analoghi, avevano dato vita ad una fiorente attività volta alla vendita di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

L’iIlecito commercio veniva bruscamente interrotto dall’azione dei falchi della Questura di Napoli che, avvisati da una fonte confidenziale, dopo un periodo di osservazione volto ad accertare la veridicità della notizia, intervenivano in data 20 Febbraio 2015, procedendo all’arresto dei tre spacciatori. All’interno del basso venivano sequestrati ben 60 bustine di sostanza stupefacente, del tipo cocaina, pronte per la vendita nonchè una ingente somma di denaro in banconote contanti di piccolo taglio. In particolare la nonna, allertata dai nipoti che, bloccati dinanzi al cancello del fabbricato davano l’allarme gridando: “Nonna la polizia”, veniva arrestata mentre cercava di disfarsi delle dosi, rinvenute dagli uomini della Questura sul tavolo della cucina insieme al denaro. I nipoti venivano tradotti nel Carcere di Poggioreale, la donna in quello di Pozzuoli. Per tutti veniva disposto il giudizio immediato. Ieri mattina, dinanzi al Tribunale di Napoli, Presidente Alfredo Fino, si è concluso il processo per i due giovani che, difesi dagli avvocati penalisti Rolando Iorio e Fabio Curcio, hanno scelto la strada del rito ordinario, con l’escussione di tutti i testimoni ammessi. Il Tribunale di Napoli, dopo una lunga camera di consiglio, ha, quindi, accolto le tesi difensive riconoscendo nella vicenda in esame l’ipotesi del fatto di lieve entità, oltre a concedere le attenuanti generiche, comminando una pena di anni 1 e mesi 6 di reclusione che i giovani continueranno a scontare agli arresti domiciliari. Ben diversa la sorte della loro nonna che, difesa da altro avvocato e avendo optato per il giudizio abbreviato, è stata condannata lo scorso 15 Giugno alla pena di anni 5 e mesi 4 di reclusione.

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