In una drammatica notte per la Grecia il Parlamento di Atene ha approvato il primo pacchetto di riforme che Alexis Tsipras ha concordato a Bruxelles per evitare la Grexit. Ma il primo ministro greco ha davanti agli occhi la spaccatura del suo partito perché 40 deputati su 149 non hanno votato il piano, tra cui l’ex ministro Varoufakis, la ‘pasionaria’ presidente del Parlamento Zoe Konstantopolou e il leader dell’ala radicale Lafazanis, mentre la vice ministro delle Finanze Nantia Valavani si è dimessa.

Il ministro greco dell’Energia, Panagiotis Lafazanis, tra i 38 ribelli di Syriza che in parlamento non hanno votato il piano di misure imposto dai creditori per il salvataggio, si dichirara pronto a dimettersi se a chiederlo sarà il premier Alexis Tsipras. “Se ad un certo punto saranno richieste le mie dimissioni sarò a disposizione”, ha detto ai giornalisti dopo che il parlamento ha approvato il piano di riforme a larga maggioranza, grazie al sostegno dell’opposizione. “Siamo parlamentari di questo governo, lo supportiamo fortemente. Non supportiamo il salvataggio”, ha tenuto a precisare escludendo che la spaccatura della maggioranza sul piano Tsipras possa giustificare immediate elezioni. Intanto, mentre in Parlamento si votava il piano, fuori scoppiava la rabbia del popolo del ‘no’ con i primi scontri di piazza del suo governo.

 

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