Il titolare di una gioielleria, in via dei Gracchi 157 nel centrale quartiere Prati, è stato ucciso durante una rapina. Secondo una prima ricostruzione l’uomo, Giancarlo Nocchia, 70 anni, sarebbe stato colpito alla testa, ha una profonda ferita, probabilmente con un corpo contundente.

A dare l’allarme, intorno alle 17.30, un altro negoziante vicino che, insospettito dalla sua assenza, ha aperto la porta della gioielleria e lo ha trovato riverso a terra. La gioielleria era a soqquadro e le vetrine svuotate. Non sarebbero stati sentiti colpi d’armi da fuoco né viste persone scappare via. L’uomo sarebbe stato ucciso qualche tempo prima del ritrovamento del corpo, forse nella pausa pranzo, le ferite alle testa fanno pensare che l’uomo possa aver reagito, è nata una collutazione dove il gioielliere ha avuto la peggio. I rapinatori hanno chiuso la porta dietro di loro e sono andati via. Sul posto sono in corso i rilievi dei carabinieri e l’autopsia chiarirà le cause del decesso. Elementi importanti per individuare gli autori dell’omicidio potrebbero venire dalle telecamere di sorveglianza del negozio e degli altri sulla strada. L’arma del delitto non sarebbe stata ritrovata. Subito sul posto anche i famigliari del gioielliere, sposato, e padre di un ragazzo di vent’anni. “E’ assurdo morire così – dice tra le lacrime la sorella Rita – eravamo cinque fratelli, contenti di esserci tutti nonostante avessimo raggiunto una certa età. Da oggi non è più così. Anche se dovessero individuare i responsabili non cambierebbe nulla”. “Giancarlo aveva subito altre rapine – racconta il fratello Paolo – tre negli ultimi anni. Era molto attento e diffidente, mi meraviglio che possa avere aperto la porta a qualcuno. Forse si sono introdotti sorprendendolo alle spalle al momento della riapertura dopo la pausa pranzo”.

 

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