Si è svolta oggi l’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Napoli che dovrà esaminare le posiioni dell’ex sindaco di Caserta Pio Del Gaudio e del deputato di Forza Italia e componente della Commissione Antimafia Carlo Sarro, coinvolti nell’inchiesta della Dda di Napoli denominata Medea sull’intreccio tra camorra, politica e imprenditoria nel settore degli appalti pubblici. Per entrambi gli avvocati Dezio Ferraro e Vincenzo Maiello hanno chiesto l’annullamento dell’ordinanza per mancanza di gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari e l’esclusione dell’aggravante camorristica. La decisione del Tribunale potrebbe arrivare già nelle prossime ore.
Del Gaudio è in carcere dal 14 luglio scorso, giorno del blitz dei carabinieri del Ros, per corruzione e finanziamento illecito aggravate perché secondo gli inquirenti avrebbe ricevuto prima delle elezioni comunali del 2011 la somma di 30mila euro dall’imprenditore Giuseppe Fontana, ritenuto legato al clan Zagaria, anche lui arrestato nell’ambito dell’operazione Medea; nel corso dell’udienza la Dda ha depositato a integrazione delle accuse due sms tra Del Gaudio e un altro imprenditore ritenuto vicino al clan, Antonio Piccolo. A Sarro, per il quale la richiesta d’arresto è stata inviata alla Camera dei Deputati, viene contesto il reato di turbativa d’asta: secondo la Dda, il parlamentare ha falsato la gara per gli appalti nel settore della manutenzione idrica bandita dalla Gori spa e ricadente nel territorio dell’Ato 3 Sarnese Vesuviano. Per l’altro politico arrestato, Angelo Polverino, ex consigliere regionale del Pdl, l’udienza del Riesame si terrà martedì 28 luglio.