E’ tornato in libertà Carlo Lo Russo, considerato assieme ai fratelli Salvatore, Giuseppe e Mario ai vertici del clan che fa da “collegamento” tra gli affari sporchi nel centro di Napoli e i clan di Secondigliano. È stato scarcerato dopo dodici anni ininterrotti di galera: un lungo periodo di detenzione, spesso in regime di carcere duro, per poi trascorrere gli ultimi due anni in isolamento. Lo Russo è stato scarcerato dopo aver scontato la pena. Era stato ritenuto responsabile di ingenti traffici di droga, in contatto con il clan Vollaro. Carlo Lo Russo vive tra Miano e Capodimonte, in una zona che ormai da anni ospita la famiglia dei cosidetti «capitoni». Inafferrabili per definizione, i Lo Russo, tanto che in questo periodo la loro zona è al centro di un rigoroso pressing investigativo. Droga, falso, riciclaggio, scommesse clandestine, ma anche racket del calcestruzzo e pressioni sugli uffici comunali per ottenere licenze di condono edilizio.