La coda più lunga, oltre 21 chilometri, si è formata sulla A23, da Udine Nord fino a oltre il nodo di Palmanova, in direzione sud. Ma su tutta la rete di autostrade e strade principali è stata una giornata di “passione”, a conferma che la gran parte degli italiani ha scelto questo fine settimana per rientrare a casa dalle vacanze.
Come da previsione il traffico in questo primo week end di contro esodo sia pure agevolato dal divieto di circolazione per i mezzi pesanti dalle 8 alle 16 è stato da “bollino rosso”. E al rientro generale si sono sommate le partenze degli ultimi ritardatari. Il risultato di questo mix sono stati rallentamenti e incolonnamenti, soprattutto ai valichi di confine e in uscita dalle località turistiche. Mentre si sono registrate fino a due ore di attesa per gli imbarchi a Messina in direzione di Villa San Giovanni. A funestare il week end diversi incidenti, avvenuti soprattutto in montagna. Nel bellunese, in Val Carazzagno, un uomo di 55 anni di Padova è scivolato in un dirupo ed è morto dopo una caduta di 200 metri. In Alto Adige, in val Passiria, un escursionista è precipitato mentre percorreva un sentiero che porta sulla Cima Altissima (3.480 m); sotto choc i suoi tre compagni, accompagnati a valle dai soccorritori. Un altro alpinista italiano era morto ieri a causa di una caduta poco sotto la cima del Grauhorn, vetta delle Alpi Lepontine in Svizzera: si chiamava Oliviero Bellinzani ed era conosciuto anche con il soprannome di l’uomo con le ali perchè dal 1977 scalava le montagne senza una gamba. Non c’e’ stato niente da fare nemmeno per il pilota settantenne di un deltaplano precipitato da un’altezza di una ventina di metri subito dopo il decollo, a San Miniato (Pisa): non si esclude un malore all’origine della disgrazia. Per il traffico, le maggiori difficoltà si sono avute sulla A23, dove sin dalla mattinata si era formato un serpentone di auto lungo 20 chilometri e dove già dalle 8,30 era stata chiusa l’entrata di Udine Sud in direzione Venezia per evitare agli utenti di ritrovarsi imbottigliati. Il flusso di vacanzieri di ritorno dalle coste della Dalmazia e dal Centro ed Est Europa ha invece incrementato i rallentamenti alla barriera di Trieste Lisert, con code di circa quattro chilometri. Coda di otto chilometri sulla A22, tra Dogana del Brennero e Vitipeno e 6 km, sempre in direzione sud, tra Carpi e il bivio con l’A/1. Altra coda di 6 chilometri sulla A12 tra Massarosa e Viareggio, direzione Viareggio. Incolonnamenti di tre chilometri sulla A26, tra Masone e il bivio con l’A10, in direzione Genova, sulla A4 fra Villesse (Gorizia) e Latisana (Udine), e sulla A1 tra Arezzo e Valdarno, sempre in direzione nord, per un incidente. Coda di tre chilometri anche tra Savona e Spotorno, e di 2 tra Bordighera e Ventimiglia, in direzione della Francia. Ancora per quanto riguarda i valichi di confine, sulla A9, coda di 1 km tra Como Monte Olimpino e Chiasso per l’uscita in Svizzera; coda in entrata alla barriera di Como Grandate per traffico intenso e di 2 km tra Como Monte Olimpino e Como Grandate, in direzione Milano. Mentre al Traforo del Monte Bianco, attesa di un’ora in direzione Francia e di 45 minuti verso l’Italia. Chi, a differenza della gran parte degli italiani,ha deciso di andare in vacanza in questi giorni, deve mettere in conto un veloce peggioramento delle condizioni del tempo, che si avrà all’inizio della settimana prossima al Nord e al centro. L’estate, assicurano però i meteorologi, tornerà in carreggiata da mercoledì 26 quando l’alta pressione africana riporterà sole e caldo.