CASTELLO DI CISTERNA – La salma di Anatolij Korol, il 38enne ucraino ucciso sabato scorso a Castello di Cisterna, nel tentativo di sventare una rapina, è stata portata in patria dove si svolgeranno i funerali con rito ortodosso. Lo rende noto il sindaco Clemente Sorrentino, aggiungendo che, invece, la moglie e le figlie dell’uomo partiranno domani. Per onorare il 38enne, l’Amministrazione comunale oggi ha fatto installare uno striscione con la gigantografia del muratore-eroe, e la scritta ‘No alla violenza, grazie Anatolij’, su uno sfondo azzurro cielo nel quale sventolano le bandiere dell’Italia e dell’Ucraina. I familiari di Korol, quindi, partiranno domani e torneranno in Italia il 18 settembre prossimo, per consentire alla figlia 15enne di Anatolij, di frequentare il primo anno delle scuole superiori. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri del gruppo di Castello di Cisterna, per individuare gli assassini: i militari stanno cercando, incessantemente, dalle ore successive all’ omicidio, e stanno concentrando le ricerche soprattutto nelle periferie della piccola cittadina dell’hinterland partenopeo. Stamattina il generale del comando provinciale di Napoli, Antonio de Vita, ha raggiunto il colonnello del gruppo di Castello di Cisterna, Luca Corbellotti, per fare il punto della situazione. Per domenica, invece, è prevista la fiaccolata ‘silenziosa’, successiva alla messa in ricordo di Anatolij, celebrata dal vescovo di Nola, Beniamino Depalma, che si snoderà per le vie del paese fino a raggiungere il luogo dell’omicidio.

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