Il giovane di 17 anni ucciso all’alba di ieri, in un agguato scattato nel quartiere Sanità a Napoli, era l’obiettivo dei sicari. In base agli indizi finora raccolti, è questa, al momento, l’ipotesi più accredita dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Napoli che stanno indagando sull’omicidio di Gennaro C. Sul luogo dell’agguato gli investigatori della Polizia Scientifica hanno individuato e raccolto una ventina di bossoli di pistola di due diversi calibri (9X21 e 357 magnum). Quindi i sicari che sono entrati in azione la notte di domenica scorsa, in piazza San Vincenzo alla Sanità, dovevano essere almeno due. L’altro enigma che i poliziotti stanno cercando di risolvere e capire se il giovane fosse o meno inquadrato in qualche clan. In questo caso, oltre allo scontro tra fazioni camorristiche contrapposte è al vaglio degli inquirenti anche l’ipotesi regolamento di conti interno a qualche gruppo criminale del posto. Il giovane è stato colpito e ucciso da un singolo proiettile: una persona lo ha raccolto da terra e portato nell’ospedale Vecchio Pellegrini, nel centro della città, dove il 17enne è giunto cadavere. A dare ulteriori informazioni sull’omicidio, comunque, sarà l’esame autoptico. In particolare sarà chiarito anche se il giovane abbia risposto al fuoco o meno. Gennaro C. aveva precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.