Il sostituto procuratore della Repubblica di Trani Luigi Scimè ha avviato indagini per accertare se sia stato indotto da una situazione di esasperazione provocata dall’usura il suicidio dell’imprenditore Antonio Losciale, di 49 anni, che si e’ impiccato il 30 dicembre scorso in un box che utilizzava come deposito.
La notizia e’ pubblicata su quotidiani locali. Gli agenti del Commissariato di Trani della Polizia di Stato hanno cominciato a sentire persone informate sui fatti per capire in quali situazioni economiche si trovava Losciale e per accertare se aveva dovuto far ricorso a prestiti con tassi usurari.