Lele Mora e’ provato, depresso, dimagrito di 35 chili, con la barba folta, insomma ”irriconoscibile”. La descrizione e’ dei deputati Pdl Alfonso Papa e Renato Farina che oggi lo hanno visitato nel carcere di Opera, dove e’ per ora detenuto.

E’ fissata per domani l’udienza al Tribunale del riesame chiamato a decidere se l’ex agente delle star – che ha patteggiato 4 anni e 3 mesi per la bancarotta della sua Lm management – dovra’ restare in carcere o potra’ andare agli arresti domiciliari come hanno chiesto i suoi legali Luca Giuliante e Nicola Avanzi. Qualche giorno fa Mora ha anche tentato il suicidio con dei cerotti su naso e bocca e questo ha fatto tornare di attualita’ la sua vicenda. Il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto ha protestato per il silenzio della stampa sul caso di Mora, in carcere dal 20 giugno, ”che costituisce una clamorosa testimonianza dell’uso della carcerazione preventiva come strumento di tortura funzionale ad ottenere il tipo di confessioni che gli inquirenti pretendono di avere”. Il primo a visitarlo, gia’ la vigilia di capodanno, e’ stato Franco Grillini. Oggi c’e’ stata la visita di Farina e di Papa, che il 23 dicembre scorso e’ tornato libero dopo che i giudici della II sezione del Tribunale di Napoli gli hanno revocato gli arresti domiciliari. Da allora ha iniziato un ‘tour’ nelle principali carceri italiane per sensibilizzare sulle condizioni dei detenuti e sulla necessita’ di una amnistia. La sua prima tappa, la vigilia di Natale, e’ stato il carcere di Poggioreale a Napoli, dove lui stesso e’ stato rinchiuso. La seconda tappa a Milano: stamattina a San Vittore e oggi pomeriggio a Opera, dove si trova Mora. ”Si presenta come una persona malata” ha spiegato il deputato, parlando di ”depressione manifesta”. Ancora piu’ esplicito Farina, che e’ alla terza visita all’ex agente delle star. ”Dal punto di vista fisico – ha raccontato – l’ho trovato in condizioni pessime, rispetto al passato, con la barba lunga, e’ irriconoscibile”. La ”fase acuta” della depressione, che lo ha portato a tentare il suicidio, a suo dire e’ ”superata”. Resta pero il disagio: ”trova conforto – ha aggiunto Papa – nella fede e nel rapporto con la famiglia” e poi c’e’ la ”vicinanza affettuosa di Silvio Berlusconi”. Papa non ha saputo dire se l’ex premier ha risposto alla lettera con cui Mora chiedeva un aiuto economico. D’altronde nelle visite in carcere dei politici non e’ permesso parlare dei casi giudiziari. ”In un solo punto – ha osservato Farina – ha accennato al fatto che persino il pm Fusco si e’ accorto delle sue condizioni e ha chiesto una perizia, ma poi Mora e’ stato subito bloccato” dalla vicedirettrice di Opera e dal comandante facente funzioni che hanno accompagnato nella loro visita i due parlamentari e l’esponente dei radicali Annalisa Chirico. Insomma quello con Mora e’ stato, ha sintetizzato Farina, un ”incontro di sostegno”.

 

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