Due camorristi latitanti, Pasquale Mazzarella e Clemente Amodio, sono stati catturati dalla Guardia di finanza coordinata dalla Dda di Napoli. L’operazione, condotta dai militari del nucleo mobile del gruppo della Guardia di Finanza di Formia e’ stata possibile grazie al collegamento tra le autorita’ giudiziarie italiane e quelle spagnole visto che i due, esponenti di spicco della famiglia camorristica dei Mazzarella, avevano la propria base operativa a Marbella, in Spagna.
Mazzarella era latitante da oltre tre anni, Amodio dalla primavera dell’anno scorso. I due avevano la propria base operativa e la sede degli affari nella provincia di Malaga, e piu’ precisamente nel comune di Marbella, da dove curavano gli interessi economici della famiglia dedicandosi principalmente all’importazione di sostanze stupefacenti. In particolare, come spiega il procuratore della Repubblica di Napoli facente funzioni, Alessandro Pennasilico, Mazzarella si era rifugiato in Spagna per continuare a rappresentare l’organizzazione negli scenari camorristici napoletani, sottraendosi agli ordini di cattura spiccati da diverse Procure, mentre Amodio, figura di primo piano del clan di appartenenza, era attualmente ‘responsabile’ dell’area cittadina di San Giovanni a Teduccio. Mazzarella e Amodio hanno scalato le gerarchie criminali dopo che le indagini condotte nei confronti della famiglia Mazzarella, spiega Pennasilico, avevano portato all’azzeramento dei suoi vertici ed hanno assunto il ruolo di capi della costola operante in territorio iberico del clan. Un’attivita’ agevolata anche dai consolidati rapporti con i trafficanti di droga nordafricani operanti in Costa del Sol, crocevia principale a livello mondiale per il traffico di stupefacenti provenienti dal vicino Marocco, nonche’ dalla cosiddetta ‘rotta colombiana’. L’arresto ha confermato ancor piu’ la presenza di latitanti nella regione costiera della Spagna sud occidentale divenuta, da tempo, luogo di rifugio di diversi boss della camorra. Gli uomini del Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Formia hanno dato esecuzione alla delega ricevuta dalla Dda e, partendo da attivita’ attuate nel basso Lazio e in Campania, sono riusciti a ricostruire una capillare e fitta rete di contatti.