Alcuni operai della ditta C.I.T.E sono stai sorpresi mentre effettuavano operazioni di trasbordo dei rifiuti, da un camion all’altro, violando qualsiasi norma vigente in materia di sanità e ambiente. La Polizia Municipale, giunta sul posto mentre si svolgevano le operazioni, ha provveduto a denunciare gli operai per “abbandono di rifiuti” e “getto pericoloso di cose in strada”, oltre che per il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Nuovi guai per la ditta C.I.T.E, società che non molti mesi fa è finita nell’occhio del ciclone proprio per la gestione della raccolta dei rifiuti nel comune di Sant’Antimo, considerata da molti inefficiente ed eccessivamente onerosa. C’eravamo già occupati dell’incredibile gestione della discarica di via Mercalli (leggi qui), di cui la C.I.T.E. avrebbe dovuto curare le operazioni di bonifica. In quel caso un errore di calcolo della stessa ditta, nella quantificazione delle tonnellate di rifiuti da rimuovere, aveva portato ad una situazione di stallo, non senza conseguenze: l’impasse ha, nel corso degli anni, da un lato favorito il Gruppo Cesaro e, dall’altro, gravato notevolmente sulle casse di un comune già martoriato, con un altissimo tasso di disoccupazione ed una conseguente situazione di povertà diffusa. Avevamo anche portato alla luce un maxi esposto presentato alla Procura della Repubblica, oltre che alla Corte dei Conti (leggi qui), con il quale circa 400 residenti del comune di Sant’Animo denunciavano i contenuti del contratto tra la C.I.T.E. ed il comune, considerato eccessivamente vantaggioso per la ditta a scapito delle casse comunali e quindi della popolazione. Appena un anno fa muoveva i primi passi – e sarebbero stati anche gli ultimi – una mobilitazione popolare contro l’amministrazione per gli aumenti in bolletta della Tari. Le richieste, allora, erano molto chiare: rimodulare il contenuto contrattuale ed effettuare maggiori controlli sull’efficienza della ditta. Non è la prima volta, infatti, che si legge sui social di operazioni di trasbordo effettuate in zone periferiche senza il minimo rispetto di norme ambientali e di sicurezza, oltre che di lamentele circa gli orari di raccolta spesso non rispettati. Purtroppo, un’ amministrazione comunale troppo impegnata nella progettazione di grandi opere -inutili o mal riuscite – ed un’opposizione, di fatto, ininfluente, hanno fatto si che oggi, dopo un anno, nulla sia cambiato. Sembra proprio che interessi politici ed imprenditoriali continuino ad essere gli unici in grado di dettar legge, in questo disgraziato paese sommerso da ignoranza, spazzatura, compravendita di voti, scambi di favori e connivenze politico-mafiose.

Luca Leva

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui