L’entrata a gamba tesa del Sindaco di Carinaro sulla vicenda della nomina del suo Ufficio Staff, sollevata dal capo gruppo di opposizione Giuseppe Barbato, interprete di un diffuso dissenso nel paese e nella stessa maggioranza, mi offre l’occasione per qualche breve riflessione e qualche doverosa puntualizzazione. Il primo cittadino ha infatti inteso tirarmi in ballo ricordando, con l’intento di volerla paragonare a quella da lei recentemente effettuata, una mia nomina del settembre 2011, a seguito della delibera di G.M. n. 113 del 26.07.2011, votata favorevolmente dalla stessa sig.ra Dell’Aprovitola, all’epoca assessore della mia giunta. Non è la prima volta – e sicuramente non sarà l’ultima – che l’attuale Sindaco di Carinaro dimostra di cadere in crisi di amnesia tali da non provare alcuna difficoltà a smentire se stessa e a criticare oggi atti e provvedimenti da lei condivisi e votati ieri. Ormai siamo abituati a questi clamorosi voltafaccia e probabilmente la cosa non fa neppure più notizia. Non tocca a me fare l’avvocato di ufficio del consigliere Barbato, ma da libero cittadino e da osservatore attento ai fatti della nostra Città non ho alcuna difficoltà a dire che a mio avviso Barbato, con le sue osservazioni, non ha voluto mettere in discussione la prerogativa di un Sindaco a nominare un Ufficio Staff che lo agevoli nell’esercizio delle funzioni che la legge gli affida. Quello che ha scandalizzato non solo Barbato, ma anche tutti quelli che son venuti a sapere della nomina, è la natura delle attività affidate ai due funzionari nominati (ossia quella di fare pubblicità alle iniziative del Comune, ai rapporto con la stampa e a quella di cerimoniere negli eventi in cui il Comune è presente). Esse non sono attività complesse, né tanto meno di alta professionalità, per nulla affatto essenziali alla vita dell’Ente; attività che nel passato sono state espletate o direttamente dal Sindaco (rapporti con la Stampa) o da impiegati e lavoratori socialmente utili (cerimoniale), senza alcun costo aggiuntivo per le casse comunali. In un momento di gravi difficoltà per le famiglie, spendere circa 15.000 euro (e la somma è confermata, atteso che alle indennità da corrispondere ai due nominati vanno aggiunti gli oneri riflessi come IRAP, contributi previdenziali, etc. che sono a carico dell’Amministrazione) per far svolgere attività poco importanti e non essenziali, significa essere irresponsabili e poco rispettosi delle difficoltà che vivono i cittadini, soprattutto quelli che fanno fatica a concorrere, con il pagamento delle tasse, alla spesa pubblica. La decisione appare ancora più grave se si pensa che essa viene adottata direttamente da un Sindaco che non ha avuto la sensibilità di diminuirsi l’indennità di carica percepita, così come responsabilmente avevano fatto in passato altri Sindaci. Questo, credo, fosse il senso delle critiche mosse da Barbato nei confronti della decisione di istituire un nuovo ufficio per l’espletamento di attività considerate autentiche “inutilità”. Rispondere a queste critiche, che appaiono a tutti giuste e fondate, assumendo atteggiamenti sprezzanti e toni livorosi, significa dimostrare una grande refrattarietà al confronto con gli altri, prova di grande immaturità democratica. Fatta questa premessa, mi preme fare qualche breve riflessione sulla nomina da me fatta nel Settembre 2011 e che toccò la persona del rag. Arturo Barbato, funzionario all’epoca già in pensione, destinato a svolgere attività di indirizzo in ambito finanziario e tributario nonché a quelle del Controllo di Gestione. L’attuale Sindaco di Carinaro nella sua recente dichiarazione richiama questa nomina, peraltro da lei condivisa come risulta dalla delibera di Giunta n. 113 del 26/07/2011, con il proposito di dimostrare che all’epoca fu spesa una somma doppia a quella che il Comune spenderà per la recente nomina. Appare perciò doveroso chiarire che la nomina del 2011 del rag. Barbato, così come inequivocabilmente risulta dagli atti, fu fatta per fronteggiare la vacanza del posto del responsabile dei Servizi Finanziari a seguito del pensionamento dello stesso rag. Barbato e soltanto per il periodo necessario all’espletamento del concorso per l’assunzione del nuovo Ragioniere. È da rilevare altresì che all’epoca si erano già resi vacanti il posto di Responsabile dell’Area Amministrativa e quello di Responsabile di Polizia Municipale. Mi viene spontaneo perciò domandare: 1. Perché l’attuale Sindaco, pur avendo votato favorevolmente allora, non dice oggi che a quella nomina si arrivò dopo un bando pubblico esteso ai dipendenti comunali ed inviato anche ai Comuni circostanti e che la scelta cadde sul Ragionier Barbato, dopo una selezione tra cinque partecipanti, in quanto Funzionario in possesso di un Curriculum di gran lunga migliore di quello degli altri ? 2. Perché l’attuale Sindaco non dice anche che quella nomina, prevista soltanto per dodici mesi e con uno stanziamento di Euro 20.400, in effetti durò soltanto nove mesi, compresi i due di formazione del nuovo assunto Dott. Nacarlo e che la somma effettivamente spesa fu di Euro 15.300 ? 3. Perché l’attuale Sindaco non dice – eppure dovrebbe saperlo bene – che il Ragionier Barbato, dopo il trasferimento del Dott. Nacarlo al Comune di Portici, continuò e prestare la sua opera di consulenza per altri sei mesi (dal 1.02.2014 fino al 31.07.2014, quando lei era già Sindaco) rinunciando a qualsiasi compenso? A prescindere dal fatto che la spesa complessivamente sostenuta nel 2011 fu sostanzialmente identica a quanto oggi viene stanziato solo annualmente per lo Staff del Sindaco, va sottolineato che in realtà il costo del nuovo Ufficio Staff rischia di superare i 50.000 Euro complessivi atteso che, come si intende dagli Atti, dovrebbe rimanere in vita fino alla scadenza naturale del mandato. Sotto il profilo del merito viene inoltre ineludibile domandare come si abbia il coraggio di porre le due nomine sullo stesso piano. Sostenere che nominare due persone per assicurare al Sindaco un po’ di pubblicità e un po’ di marketing sia la stessa cosa che nominare un funzionario di elevata professionalità per l’esercizio di attività complesse, indifferibili e non facilmente sostituibili, senza le quali il Comune finisce col chiudere i battenti, mi sembra frutto di una disgustosa e riprovevole malafede oppure segno di incapacità a comprendere l’importanza di atti ed avvenimenti che passano davanti alla propria attenzione. Oltretutto, assumere un nuovo funzionario di pari livello e capace di assicurare analoga qualità di prestazione per nove mesi, avrebbe comportato l’esborso di una somma almeno doppia rispetto a quella effettivamente spesa, tenuto conto dello stipendio, degli altri emolumenti spettanti e degli oneri tributari e previdenziali connessi. Se c’è qualcuno che mette in discussione la veridicità e la fondatezza di questi dati, non ha da fare altro che prendere le carte e venire in piazza per confrontarsi in una pubblica assemblea. Io sono pronto a farlo.

Mario Masi

Ex sindaco di Carinaro

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