La Federazione Regionale USB Trasporti Campania esprime forti perplessità e seria preoccupazione in merito a quanto appreso attraverso la stampa locale, per quanto concerne i futuri indirizzi e le modifiche apportate al piano industriale 2014-2017 della Holding Anm. “Al di là dell’anomalia – si legge in una ota – riguardo le fonti di informazione ravvisiamo, per l’ennesima volta, la tendenza di Anm a non condividere con le parti sociali e i lavoratori, percorsi, scelte e decisioni di importanza strategica che avranno sicuri risvolti nella vita lavorativa delle maestranze e sulla futura organizzazione del lavoro, nonché nell’erogazione del servizio. Apprendiamo con non poco stupore che le perdite patrimoniali in bilancio ammonterebbero ad una cifra che si aggira intorno ai 65 milioni di euro, veniamo a conoscenza di presunti correttivi che si intenderebbe utilizzare per porvi rimedio. Ci lascia basiti l’incongruenza di tali dichiarazioni con l’esecuzione, di fatto, di politiche aziendali che sembrano andare nella direzione diametralmente opposta. Tali discrepanze tra la linea “annunciata” e quella realmente adottata ci impongono il dovere morale di informare tutti gli interessati che si sta perpetrando l’ennesimo inganno sulle spalle dei cittadini contribuenti e forse, dell’ignara, stessa Proprietà. Nella fattispecie: si parla di incentivare l’esodo volontario del personale amministrativo attraverso l’utilizzo di risorse finanziarie interne: contemporaneamente si continua a produrre amministrativi, distraendo, anche attraverso l’uso delle visite mediche senza la certificazione da parte di un Ente pubblico (Asl o FFSS) , risorse di front-line e destinandole ad aree di produzione indiretta aumentandone gli organici. Nella nostra concezione, sarebbe di miglior tornaconto produttivo, utilizzare tali risorse temporaneamente e a rotazione, nelle aree di produzione indiretta maggiormente funzionali alla gestione e regolarità del servizio. Rileviamo riferimenti ad una politica di contenimento dei costi del personale: non riusciamo a capire in quale modo e sotto quale aspetto, visto che si continuano ad erogare promozioni, parametri e superminimi che spesso e volentieri, hanno il sapore acre del premio “ad personam” erogato più per ragioni strettamente correlate all’appartenenza ad una certa cerchia sindacale o politica. In un recente accordo nell’area ferro (Metro) ci si è addirittura inventata una nuova figura professionale non contemplata nel CCNL autoferrotranvieri. In materia di controllo e repressione dell’evasione tariffaria abbiamo seri dubbi e perplessità per quanto riguarda le politiche e la pianificazione del lavoro di controlleria: tutt’ora le fasce orarie soggette a maggior evasione tariffaria e a rischio sicurezza restano quasi completamente scoperte, dalle 20:00 in poi è quasi impossibile incrociare squadre di verifica e controllo sui bus cittadini e nelle metropolitane, comprese le funicolari; per quanto concerne la pianificazione e l’efficacia delle manutenzioni, vige in Anm un sistema basato su erogazioni di prestazioni straordinarie oltre il necessario che induce notevole quanto inutile spreco di risorse, informazione della quale abbiamo a più riprese resa edotta la Proprietà, ma sembra senza che ci sia stato un intervento in tal senso: in più aree manutentive aziendali ci giungono voci di sprechi e cattiva gestione del materiale di ricambio e della corretta manutenzione dei mezzi; abbiamo appreso della dichiarazione di intenti da parte aziendale di ridurre al minimo il livello di contenziosi legali con il personale, ma dobbiamo prendere atto e fare in modo che lo faccia anche chi di dovere che l’attuale, scellerata gestione nelle relazioni industriali sono il comburente che ha creato e creerà, anche in seguito, le premesse per futuri e massicci ricorsi alle aule giudiziarie. Alla luce di quanto sopra, USB chiede di essere urgentemente ricevuta presso l’assessorato di competenza e dal Sindaco, per informare la Proprietà di cose e fatti di notevole rilevanza che se, lasciati alla gestione dell’attuale Management aziendale, rischiano di condurre l’Azienda partecipata direttamente nell’inferno del fallimento. Riteniamo che a fronte di politiche che vedano come uniche vittime sacrificali i soli operatori della gomma, ma più in generale, il quasi intero personale di front line, sia una profonda ingiustizia pensare di sanare le finanze aziendali penalizzando questi ultimi, utenti e qualità del servizio, ci aspettiamo un confronto nei tempi brevi affinché ognuno si assuma le proprie responsabilità, perchè i cittadini sappiano e la Proprietà venga correttamente e completamente messa a conoscenza di cosa sia veramente Anm Holding”.
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