«La Reggia ha reso Caserta famosa in tutto il mondo. Per questo motivo abbiamo l’obbligo di valorizzarla e rilanciarla sotto tutti i punti di vista». A parlare è il consigliere regionale di ‘Campania libera – Psi – Davvero Verdi’ Luigi Bosco, che ha incontrato il nuovo direttore del complesso vanvitelliano Mauro Felicori. «Sono tante le cose da fare – continua il vicepresidente della commissione consiliare alle Attività produttive, Industria, Commercio e Turismo -. Innanzitutto occorre sviluppare un nuovo modo di concepire la cultura e la nostra storia. Purtroppo, ancora oggi, quando si parla di Reggia è inevitabile il collegamento ad una struttura da un potenziale enorme ma mai correttamente utilizzato. Adesso è giunto il momento di invertire la rotta e di avviare un progetto ad ampio raggio con al centro un percorso turistico e il coinvolgimento anche di aziende del settore. Occorre agire nell’immediato sfruttando le capacità, le idee e l’energia di Mauro Felicori. Colloquiando con il neo direttore della Reggia, siamo giunti all’inevitabile conclusione che ci sono tanti problemi da affrontare e risolvere. Bisogna, innanzitutto, mettere in campo una strategia per aumentare il numero dei visitatori; occorre invogliare il turista a restare almeno una notte a Caserta per portare benefici anche al settore alberghiero e quello della ristorazione; è necessario la promozione del territorio, facendo conoscere anche le altre bellezze della nostra provincia; inoltre, devono essere migliorati i collegamenti, con una maggiore accessibilità soprattutto dalla vicina Napoli. Creare un filo diretto con la Regione è fondamentale, perché uniti possiamo raggiungere dei risultati significativi». Lo stesso Felicori si è detto soddisfatto dell’incontro (da lui stesso definito d’oro) avuto con il consigliere regionale Bosco: «E’ importante – ha riferito il direttore della Reggia – sapere che dietro il mio lavoro ci sono le istituzioni. Solo facendo squadra si può avere una promozione turistica che porti ad un incremento dei visitatori per il complesso vanvitelliano e per gli altri siti artistici della provincia di Caserta».

 

 

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