Castello del Matese- Oggi pomeriggio-ore 15- inaugurazione della Cappella del Purgatorio dopo i recenti lavori di rifacimento e restauro . Si tratta di uno dei monumenti cari non solo alla cittadinanza di Castello del Matese ma anche dei matesini : l’edificio è situato lungo l’antico sentiero che unisce Castello a Piedimonte Matese. La cerimonia sarà preceduta dalla celebrazione della S. Messa officiata dal parroco don Antonio Rinaldi. Ogni anno in occasione di S.Martino (non a caso tra la memoria dei Defunti e l’undici novembre) la chiesa si apre a momenti di preghiera. Da decenni custode ne è la famiglia De Lullo. Al termine rinfresco e buffet. La Cappella del Purgatorio risale al XVIII secolo.All’interno vi sono lateralmente due nicchie dove una volta alloggiavano statue di santi.Attualmente trovano collocazione in questa cappella le statue di S. Anna, Santa Filomena e la Madonna del Rosario. Al centro vi è un piccolo altare, sovrastatoda un affresco parzialmente rovinato dall’incuria del tempo che rappresenta le anime del Purgatorio, coperto prima da una tela oggi sostituita perché non più visibile a causa dell’usura che raffigurava anch’esso le anime del purgatorio. Al centro del pavimento è raffigurata l’immagine della Morte con l’iscrizione dei Novissimi: Mors-Judicium-Infernus-Paradisus che ricordano la fugacità della vita terrena, quasi a contrastare le morbide volute degli stucchi barocchi. Esternamente, ai due lati della facciata due epigrafi con l’immagine della Morte che ricordano agli uomini il passaggio dalla vita terrena a quella dell’aldilà. Una piccola campana sormonta la cappella stessa, azionata a mano tramite una corsa. Davanti alla cappella vi è un piccolo sagrato che domina la Valle dell’Inferno, la quale separa la roccia su cui poggia Castello e la montagna di Santa Maria Occorrevole, sede del convento dei frati francescani minori. Tutti gli arredi sacri per la celebrazione della Messa nella Cappella del Purgatorio venivano portati dalla Confraternita di Santa Maria di Ogni Grazia, da cui dipendeva. Nel giorno 11 novembre di ogni anno vi era l’obbligo di celebrare una messa cantata e solenne con l’Ufficio della Libera in suffragio “Pro Benefactoribus” (tradizione oggigiorno ancora mantenuta). La Cappella, venuta a mancare l’opera della Confraternita è affidata alla cura della parrocchia S. Croce di cui don Antonio Rinaldi ne è il padre Spirituale

Michele Martuscelli

 

 

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