Nuove accuse, di omicidio premeditato e porto d’arma, nei confronti di cinque persone (4 in carcere e uno ai domiciliari), elementi di vertice del clan Di Gioia-Papale (tre dei quali detenuti in regime di 41bis), ritenuti coinvolti nell’uccisione di Giuseppe Serra, ex affiliato alla Nco di Raffaele Cutolo, “freddato” con cinque colpi di pistola a Torre del Greco (Napoli), il 6 giugno del 2007. I carabinieri di Torre Annunziata, durante le indagini coordinate dalla DDA di Napoli, hanno fatto luce sia sul movente che sulla dinamica dell’assassinio. I destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa del gip del tribunale di Napoli sono Pietro Papale, Bartolomeo Palomba, Sebastiano Tutti, Pasquale Grazioli e Francesco De Blasio (quest’ultimo collaboratore di giustizia e attualmente agli arresti domiciliari). La vittima, soprannominato “Peppe o’ svizzero”, dopo una detenzione durata 25 anni, si era messo in affari (estorsioni e traffico di stupefacenti) con l’appoggio del clan Chierchia (alleato al clan Gionta e Birra Iacomino di Ercolano) mettendosi in contrapposizione con il clan Di Gioia-Papale che, per questa ragione, decise di eliminarlo. Giuseppe Serra venne attirato in un tranello: fu convocato a una riunione durante la quale, gli venne detto, si sarebbero dovuti discutere gli equilibri criminale del territorio. Dopo l’incontro, mentre tornava a casa in sella a un ciclomotore, entrarono in azione i killer che lo uccisero sparando cinque colpi con una pistola da guerra.