A lanciarla non e’ stato Disney Channel, ne’ Myspace, ne’ un talent show: a differenza di Selena Gomez, Justin Bieber o Leona Lewis, a lanciare Lucya Russo e’ stata una piccola etichetta indipendente italiana, la Rosso al Tramonto. Italo-americana, giovane, bella e grintosa, dopo il successo estivo di ‘Wake me up’, sta ora impazzando in radio con il nuovo singolo, ‘The Worst Thing’.
Nata nel Bronx 22 anni fa, a 12 si e’ trasferita nel paese dei genitori, Siano (Salerno). Tornata a New York a 19 anni per studiare e tentare la fortuna, un anno dopo e’ stata richiamata in patria dal padre, che nel frattempo aveva trovato una casa discografica disposta a puntare sulla talentuosa figlia. ”Ragazze, non esiste solo l’amore nella vita. Non dovete dipendere dai vostri fidanzati, ma credete nei vostri ideali”, e’ il messaggio chiaro e netto di ‘The Worst Thing’, tra i primi 50 brani piu’ suonati dalle radio italiane e di cui Lucya firma il testo (la musica e’ del produttore Enrico Kikko Palmosi). ”E’ un pezzo ispirato alle relazioni d’amore finite male – spiega la giovane artista -. E’ capitato a me, ma anche a molte mie amiche. Quando un ragazzo ti spezza il cuore, devi andare avanti con la tua vita. Non permettere a nessuno di calpestare i tuoi ideali”. Non ha un fidanzato: ”Mi sono sempre dedicata al canto e basta. Per sfondare bisogna studiare e avere passione. In America pensano piu’ a lavorare che a divertirsi, per questo hanno piu’ successo. In Italia dicono che non c’e’ lavoro, ma se lo cerchi il lavoro lo trovi”’. Occhi blu, capelli lunghi neri, un sorriso irresistibile, Lucia Teresa Russo, questo il suo vero nome, comincia a studiare canto a 5 anni e a 11 fa la sua prima performance da solista in un saggio nella sua scuola nel Bronx, la cattolica St. Clares School. Due anni fa ha partecipato alle selezioni per Sanremo Nuova Generazione con una canzone firmata da Giancarlo Bigazzi e Marco Falagiani, ‘Che delusione sei’. Un buco nell’acqua. Ma oggi la sua ‘The Worst Thing’ e’ suonatissima dalle radio. E lei, dopo ”tante porte sbattute in faccia”, quasi non ci crede. Nostalgia del Bronx? ”Tutti pensano che sia pericoloso, ma non e’ vero. E’ un posto tranquillo, molto bello. Anche di Napoli dicono che sia pericolosa. Ma dipende: a me per esempio hanno rubato la valigia a Cologno Monzese…”, dice ridendo. Racconta che la sua vita ”ha sempre girato intorno alla musica. Mio padre Giuseppe era fan di Michael Bolton, cantavo ‘If a man loves a woman’ in continuazione. Da piccola mi piaceva Britney Spears. Amo Christina Aguilera e Alicia Keys. All’inizio mi vergognavo a esibirmi, ma mia zia mi ha aiutato a vincere la timidezza”. E comunque ha sempre tenuto duro, nonostante ”in tanti mi dicessero che non ce l’avrei fatta”. Il prossimo passo? ”Stiamo lavorando a un Ep. A inizio marzo uscira’ il mio terzo singolo. Poi spero che una grandissima multinazionale si interessi a me e magari mi faccia fare concerti dappertutto”, esclama Lucya. In America seguiva American Idol; in Italia tifava Marco Mengoni quando era un concorrente di X Factor. Ma tra i talent e Sanremo non c’e’ dubbio: preferisce il festival: ”Ha fatto la storia della musica italiana. Se un giorno salissi sul palco dell’Ariston – conclude – piangerei di gioia”.