“Il sì della Lega alla richiesta di arresto dell’on. Nicola Cosentino annunciato dall’on. Maroni non delude solo chi, come noi, è convinto dell’innocenza del deputato campano ma delude e forse addirittura indigna soprattutto quanti ancora si illudono di vivere in una democrazia, in un sistema cioè dove l’avversario politico si batte sul piano delle idee e non lo si elimina per vie giudiziarie”.

Lo affermano i deputati Vincenzo D’Anna, Giovanna Petrenga, e il senatore Carlo Sarro, del Pdl. “Ma siamo in Italia – hanno aggiunto – ed è possibile essere giudicati sulla base di semplici opinioni che il giudice ha maturato in aperto contrasto con le dichiarazioni rese in carcere da tutti i coimputati sulla completa estraneità di Cosentino alle vicende in questione. Opinione maturata in un magistrato come Quadrano che è balzato agli onori delle cronache per aver sfilato contro il G8, per aver istigato i suoi colleghi a boicottare la legge del governo Berlusconi sull’immigrazione e per aver paragonato il Parlamento italiano al Reichstag nazista. In questo contesto è difficile immaginare una giustizia costruita sulle prove e non sui pregiudizi, una giustizia che viene utilizzata per eliminare un avversario politico. La speranza è che il Parlamento ritrovi il gusto, il coraggio e la dignità per anteporre la verità alle convenienze politiche del momento”.

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