E’ stato arrestato dai carabinieri di Orvieto Luciano Brancaccio, il quarantenne casertano che stamattina ha cosparso di benzina la moglie e poi le ha dato fuoco con un accendino all’interno della Mercedes Classe A su cui viaggiavano.
Contro di lui l’accusa di tentato omicidio aggravato, gli inquirenti comunque non escludono l’ipotesi della premeditazione visto che la coppia doveva andare da un legale di Todi per parlare della loro separazione, invece l’uomo ha proseguito verso Acqualoreto, aveva un accendino in macchina pur non essendo un fumatore, e aveva una tanica di benzina. Ai militari che lo hanno interrogato per ore ha raccontato dei tanti litigi che caratterizzavano la loro vita coniugale. L’uomo ha dei precedenti per reati contro il patrimonio e per detenzione d’armi. La donna, attualmente ricoverata al Sant’Eugenio di Roma ha ustioni di terzo grado sul 90 % del corpo. I tre figli della coppia residente a Foligno sono stati affidati ai servizi sociali. La coppia vive a Foligno ma e’ originaria della Campania. Ha tre figli che stamani erano rimasti a casa. Il tentativo di omicidio e’ avvenuto nei pressi di Acqualoreto di Baschi. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, dopo avere parcheggiato la sua Mercedes classe A in una radura l’uomo ha bloccato la moglie con un braccio e quindi l’ha cosparsa con la benzina che aveva in una tanica di tre-quattro litri dietro al sedile del conducente. Ha quindi dato fuoco alla moglie che e’ fuggita in fiamme dall’auto. La donna e’ stata soccorsa da un passante che ha dato l’allarme al 118 mentre il marito ha chiamato il 112 dicendo ”ho ucciso mia moglie”. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della compagnia di Orvieto che hanno trovato l’operaio, in preda al panico, ancora vicino alla vettura completamente distrutta dalle fiamme. La moglie e’ stata invece subito portata all’ospedale di Terni e poi, vista la gravita’ delle sue condizioni, trasferita a Roma. Al personale dell’Arma – coordinato dalla procura di Orvieto – l’operaio ha riferito che stamani doveva recarsi insieme alla donna da un avvocato a Todi in vista della separazione. Tra i due ci sarebbe stata una lite – sempre in base alla versione dell’uomo – culminata con il tentativo di omicidio. Una ricostruzione che pero’ e’ ancora al vaglio dei militari. In particolare riguardo al fatto che l’operaio avesse con se’ in auto la tanica di benzina. La zona di Acqualoreto – che il quarantenne ha sostenuto di conoscere per motivi di lavoro – e’ poi al confine tra Todi e Orvieto. Gli investigatori sembrano quindi avere dubbi sul raptus e stanno approfondendo le indagini per accertare se l’arrestato abbia in qualche modo preordinato l’aggressione.