“E’ stato il centrosinistra che faceva capo a Bassolino, con una scellerata politica di gestione del ciclo dei rifiuti, a creare l’emergenza in Campania e a fare di Caserta la provincia che ha più pagato in termini ambientali”: così l’ex sottosegretario del Pdl Nicola Cosentino ha ricostruito, durante il processo in cui è imputato per concorso esterno in associazione camorristica in corso davanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), una delle fasi più difficili della recente storia campana. Nella quarta udienza dedicata all’esame dell’imputato (che proseguirà il sette gennaio prossimo), il pm della Dda Alessandro Milita ha contestato a Cosentino il presunto disegno di creare all’inizio degli anni 2000 un ciclo dei rifiuti alternativo a quello realizzato da Bassolino, basato sulla provincializzazione del ciclo e che avrebbe, secondo l’accusa, dovuto avvantaggiare la camorra; quello del Commissariato, mai attuato, era invece imperniato sul maxi-appalto Fibe che prevedeva la chiusura delle discariche, la costruzione di impianti di impianti cdr in ogni provincia e di due termovalorizzazioni a livello regionale. “Il nostro era solo un progetto teorico – ha ribattuto Cosentino – ma i fatti alla fine, a distanza di anni, ci hanno dato ragione; oggi ogni provincia se la dovrà vedere da sé attraverso gli Ato. La verità è che noi ci opponemmo da subito al piano Fibe perché non era attuabile visto che i rifiuti finivano sempre a Caserta, in particolare nel comune di Santa Maria la Fossa; Bassolino non riusciva ad aprire discariche o a far costruire impianti cdr a Benevento e Salerno, perché doveva scontrarsi con Mastella e Pecoraro Scano, così l’immondizia finiva da noi. Non è un caso che il Cdr di Santa Maria Capua Vetere fu realizzato in pochi mesi mentre per gli altri ci sono voluti anni. E intanto per l’emergenza sono stati spesi 2mila miliardi di lire; perché nessuno ha mai indagato?”. Al termine dell’udienza i legali di Cosentino, Agostino De Caro e Stefano Montone, hanno presentato al collegio presieduto da Giampaolo Guglielmo una istanza per la concessione degli arresti domiciliari.

 

 

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