Prendo atto, se pur già apparse sui giornali, delle motivazioni che avrebbero spinto il sindaco Dimitri Russo a revocare la mia nomina ad assessore a me e a Mongirulli avocando a sé le deleghe in attesa di nuove nomine. Lo ringrazio per le belle parole spese e per il riconoscimento del mio lavoro. Condivido con lui e, credo, con gran parte degli amministratori la delusione per non essere riusciti, imbrigliati da mille emergenze giornaliere, a “centrare” gli obiettivi che ci eravamo posti. Confesso che se non fosse per l’ottimo risultato raggiunto con la pubblicizzazione della Volturno Multiutility che ci ha consentito di superare gli enormi ostacoli per la gestione della fornitura idropotabile ai cittadini (e che mi ha assorbito per gran parte del primo anno di amministrazione), pochi (se non nessuno) potrebbero essere i risultati degni di nota. Tale delusione, tuttavia, non può essere circoscritta al lavoro di un assessore piuttosto che un altro, e alla luce della mancanza, nel comunicato del sindaco, di tali diffuse e più ampie critiche, è difficile credere che le motivazioni “addotte” siano veritiere fino in fondo, esse appaiano, sotto tale luce, più una debole scusa. Il sindaco avrebbe dovuto nella disamina effettuata parametrare i mancati risultati conseguiti con “il carico” di lavoro assegnato, si sarebbe accorto che vi sono assessori che avrebbero dovuto, quale obiettivo a breve termine, organizzare “la concessione della cittadinanza onoraria ad Hamsik” (sig!) e non sono riusciti a centrarlo; per non parlare della mancata stigmatizzazione degli errori commessi nel settore del bilancio, errori che avranno strascichi sulla futura gestione dell’Ente e che contribuiscono non poco ad aggravare la già critica situazione del Comune di Castel Volturno, ente ricordiamolo in dissesto finanziario. Ma, d’altronde, la tempistica di tale decisione è quanto meno sospetta. Già sventolata a mo’ di minaccia allorquando, negli ultimi mesi, sono emerse contrapposizioni nette nel direttivo del partito provinciale (di cui facciamo parte il sindaco ed io), è stata attuata proprio quando, avendone avuta l’ennesima richiesta, l’ex segretario Vitale, ha deciso di dare le dimissioni lasciando solo Giuseppe Scialla, tesoriere del partito provinciale, a rispondere della mala gestione della segreteria uscente. Oggi, quindi, tutte le grane sono rimaste a Scialla che, suo malgrado, dovrà dipanare la poco chiara (eufemisticamente) situazione patrimoniale del partito dopo la “gestione Vitale”, giustificando il notevole “ammanco di cassa”. Per quanto il sindaco si affanni a negare che tale situazione abbia avuto un peso sulle sue decisioni, è difficile crederci fino in fondo, il suo disinteresse per quanto accadeva a via Maielli è, di fatto, smentito dagli strali che ha sempre lanciato su chi, prendendo posizioni diverse, osava criticare Vitale, l’ultimo caso è stato il tentativo di sfiduciare Salvatore Marcello, segretario del circolo cittadino di Castel Volturno, per aver aspramente criticato l’ex segretario provinciale.
Per fare chiarezza ritengo che sia necessario attendere l’esplicitazione delle decisioni del sindaco (che in ogni caso ha agito in pieno diritto) e l’indicazione dei nuovi assessori. Il criterio adottato per tale scelta, infatti, sarà chiarificatore: la ricerca di maggiori e specifiche competenze che siano risultate mancanti nella precedente giunta e che consentano un maggior impulso per l’amministrazione o mera alternanza che consenta di conservare la poltrona con la scusa di una nuova opportunità, magari pescando tra i consiglieri, ad oggi delusi, cosa che ne garantirebbe il consenso ancora per un po’? Mi preme infine chiarire al sindaco che, in questi mesi, non ho fatto come dice lui l’avvocato, ma piuttosto il PM trovandomi ad oppormi a comportamenti quando non palesemente illegali, sicuramente illegittimi: È questa la causa della mia contrapposizione ad una parte della maggioranza, contrapposizione evidente dagli interventi dei consiglieri e sottolineata anche dai consiglieri di minoranza. Sia chiaro che la mia posizione di “contrapposizione continua a garanzia della legalità” (ahimé vista da ”qualcuno” come un difetto piuttosto che come una garanzia) non terminerà e che continuerò, lavorando con il mio partito, ad essere una spina nel fianco di chi vorrebbe “amministrare” a favore di amici, parenti e sostenitori, politica dalla quale ci saremmo dovuti tenere distanti, unica promessa fatta agli elettori! Ringrazio l’opposizione che ha voluto riconoscermi il lavoro svolto in questi mesi di amministrazione e ringrazio la consigliera Giuditta Diana che ha avuto la forza e il coraggio di sottolineare l’incongruenza della decisione del sindaco, dichiarando apertamente di non condividerla!
Paola Coen Salmon
(Ex assessore di Castel Volturno)