Un autunno-inverno anomalo, niente pioggia, temperature sopra la media, emissioni dai tubi di scappamento delle auto e dagli impianti di riscaldamento domestici e un risultato che si riassume in una parola: smog.
Gli inquinanti emessi sono dannosi per la salute pubblica e si devono ricercare interventi utili a una loro riduzione per proteggere la salute di tutta la popolazione, in particolare dei gruppi vulnerabili quali bambini, donne in gravidanza, anziani e persone con specifiche patologie quali asma e malattie cardiovascolari. Ma è necessario che il piano di azioni pubbliche sia integrato dall’adozione di comportamenti individuali consapevoli e finalizzati alla riduzione sia dell’inquinamento sia dell’esposizione personale e della propria famiglia. Ecco le 10 cose da fare durante le emergenze inquinamento, segnalate sul sito dell’Istituto superiore di sanità dal direttore del Dipartimento Ambiente, Loredana Musmeci. Per quanto riguarda i mezzi di locomozione, innanzitutto, il decalogo ricorda di usare i mezzi pubblici ed evitare l’auto. Se si deve usare l’auto, non viaggiare da soli. E se proprio non si hanno alternative all’auto, rallentare di almeno 10 km/h rispetto ai limiti di velocità. Non parcheggiare in doppia fila: creare un ingorgo aumenta anche l’esposizione all’inquinamento. Per quanto riguarda il riscaldamento, controllare che sia spento prima di andarsene dall’ufficio; chiudere quello di casa se si va in vacanza; abbassare il riscaldamento di 12 gradi e mettere un maglione in più; limitare l’uso della legna per il riscaldamento. Riguardano, infine, le attività all’aperto gli ultimi due consigli del decalogo per ridurre l’esposizione all’inquinamento: limitare le attività ricreative, sportive e di gioco all’aria aperta; e tenere al riparo bambini, anziani e chi è affetto da patologie respiratorie e cardiovascolari nelle ore di maggior traffico.