Ci voleva un miracolo per accedere alle Final Eight, il successo della Sidigas e la contemporanea sconfitta di Cantù, Caserta e Brindisi. Ed è quello che è successo, perché la formazione di Sacripanti contro l’Umana Venezia ha giocato una partita eccellente, dal punto di vista agonistico e tattico, controllando i primi tre periodi, e piazzando l’allungo decisivo negli ultimi 10′ per l’88-76 finale. Venezia ha fatto quel che ha potuto con le sue armi migliori, la difesa a zona ed il tiro dalla lunga distanza, ma stavolta non sono state sufficienti a battere una Sidigas che, evidentemente, aveva più fame di punti, ed ha messo in mostra notevoli qualità in tutti i suoi uomini, ruotati alla perfezione da Sacripanti. La gara inizia un po’ in sordina, con piccoli break da una parte e dall’altra, e con le due squadre che riescono ad avere più di quattro lunghezze di vantaggio. Si passa così dall’8 a 12 del 7′, al 19 a 12 del 9′, grazie al parziale di 8 a 0 degli irpini, avanti sul 18 a 14 al 10′. Bramos, appena schierato da Recalcati, si presenta con due triple in fila che portano avanti Venezia, ma la risposta arriva da un ispirato Veikalas , preciso dalla lunga distanza, e da Buva, che ottiene il nuovo sorpasso degli irpini al 15′ (28/27). L’Umana è squadra solida ed esperta, e punisce ogni errore della Sidigas, utilizzando le triple, 6/8 nel secondo periodo, dopo aver sparacchiato a vuoto nei primi 10′. La Sidigas si affida invece ai suoi lunghi, con il tabellino di Buva che fa segnare già 11 punti all’intervallo lungo, nonostante qualche errore di troppo (5/10 al tiro). Severini segna allo scadere i due punti che mandano le squadre all’intervallo lungo sul 38 a 40. Alla ripresa del gioco Owens mette dentro i punti del 38 a 44 del 21′, poi ci pensano prima Green con una tripla e poi Nunnally e Cervi con un parziale di 9 a 0, utile all’ennesimo sorpasso (50/46 al 24′). Ora la Sidigas non arretra di un centimetro in difesa, ed in attacco ottiene buone cose da tutti i suoi uomini, riuscendo a chiudere sul 59 a 57 la terza frazione. Il quarto periodo è tutto di marca biancoverde, che inizia alla grande con un parziale di 13 a 0 che vale il + 15 al 33′ (72/57), grazie a due triple di Ragland e sei punti di Buva. La reazione di Venezia si concretizza con un parziale di 0 a 9 orchestrato da Mike Green e dal giovane Ruzzier, fra i più positivi dei lagunari. Un break che fa agitare qualche fantasma nel Paladelmauro, subito allontanato dai canestri di Cervi e di Ragland, che valgono il nuovo + 15 (84/69 al 39′). Risultato in ghiaccio, e partita che finisce sull’88 a 76. Ora sugli spalti c’è tensione, perché si attendono i risultati dagli altri campi. Ad una ad una finiscono le partite, prima arriva la sconfitta di Caserta a Trento, poi quella di Brindisi in casa contro Cremona, e per ultima quella forse più sorprendente di Varese contro Cantù. Si può finalmente festeggiare, perché la Sidigas ottiene così il pass per le Final Eight.

Sidigas Avellino-Umana Venezia 88-76 (18-14, 38-40, 59-57). Avellino: Green Marques 8, Acker 2, Leunen 6, Cervi 14, Nunnally 13, Ragland 10, Veikalas 13, Pini 1, Buva 19, Severini 2, Parlato n.e. Norcino n.e. All.: Sacripanti. Venezia: Peric, Goss 2, Bramos 14, Tonut, Jackson 4, Green Mike 14, Ruzzier 8, Owens 14, Ress 13, Ortner 5, Viggiano 2, Visconti n.e. All.: Recalcati. Arbitri: Taurino, Lo Guzzo e Borgioni. Note – Tiri da tre punti: Avellino 6/22, Venezia 11/23; tiri liberi: Avellino 18/21, Venezia 9/10; rimbalzi: Sidigas 40, Umana 28. Spettatori 2.250 per un incasso di 29.000 euro.

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