“Con il parere negativo espresso nella III Commissione speciale ‘Terra dei Fuochi’ del Consiglio regionale della Campania sul disegno di legge per il riordino del ciclo dei rifiuti emerge un dato politico significativo: non si fanno gli interessi dei campani e non si risolvono i problemi” spiegano Maria Muscarà e Tommaso Malerba, consiglieri del Movimento 5 Stelle e componenti della stessa Commissione. “La maggioranza è andata sotto e non solo per colpa delle assenze – sottolineano – questo disegno di legge è dettato dalla troppa fretta, da idee vaghe e confuse ed è poco partecipato. Manca la serenità di analizzare alla radice i veri problemi, di lavorarci tecnicamente e, cosa ancora più grave, si dà poco spazio ai soggetti presenti sul territorio e alle vere istanze”. “Criticità che la Giunta e la maggioranza cercano di superare adducendo scuse come le multe comminate dall’Europa – aggiungono – argomentazione serissima che non verrà superata certamente approvando una nuova legge, ma mettendo mano al piano regionale dei rifiuti in quanto già da mesi si sborsano circa 120 mila euro al giorno per le deficienze e la non attuazione del vecchio piano”. “Se il riordino del ciclo dei rifiuti fosse stato una priorità – si chiedono Muscarà e Malerba – perché De Luca già dal suo insediamento non si è dato da fare ad esempio rimettendo in sesto gli impianti di compostaggio? O facendo rispettare gli impegni concordati in ambito europeo? Così almeno ci saremmo presentati in Europa con un piano di fattività serio e credibile”. “De Luca e la sua Giunta continuano a percorrere un proprio modus operandi già intrapreso con la legge sull’acqua ovvero accentrare e togliere ogni potere decisionale ai comuni – denunciano – nei fatti penalizzando quelle aggregazioni di comunità virtuose ad esempio nella raccolta differenziata”. “Vogliamo immaginare che il parere negativo espresso oggi dalla Commissione – concludono – induca Giunta e maggioranza a cambiare registro concedendo un tempo più lungo per ascoltare associazioni, gruppi e organizzazioni e stimolare una vera discussione ampia e condivisa con uno spostamento dei tempi di presentazione degli emendamenti affinché si migliori radicalmente il disegno di legge”.