Gli agenti di polizia del commissariato di Aversa (diretti dal vicequestore Paolo Iodice) hanno arrestato, su ordine del gip del tribunale di Napoli Nord, Antonietta Zebedeo, 33 anni, e Rosario Sfoco, di 43 anni, con l’accusa di usura aggravata dallo stato di bisogno di alcune delle trenta vittime accertate. Alcune persone, infatti, si sarebbero fatte prestare piccole somme di denaro, soldi che venivano usati per esigenze primarie, e sarebbero state costrette a restituirle con tassi elevatissimi. Con i due indagati – finiti agli arresti domiciliari – risulta coinvolta anche una terza persona a cui è stato notificato un obbligo di dimora. A gestire il business illecito la 33enne, moglie di Giuseppe Russo, arrestato con altre persone nel luglio 2015 per spaccio di stupefacenti, facente parte di un gruppo criminale ritenuto vicino al clan camorristico Schiavone di Casal di Principe. Dalle indagini condotte dal Commissariato di Aversa e coordinate dalla Procura di Napoli Nord, è emerso che la donna, già prima dell’arresto del marito, avrebbe curato le attività usuraie, continuando a farlo anche dopo la cattura del coniuge; determinante per le indagini è stato il rinvenimento di un libro-mastro nell’abitazione della donna, cui si sono aggiunte le testimonianze delle vittime.