È Frosinone la città con l’aria più irrespirabile, in un Paese in cui 48 capoluoghi sui 90 monitorati nel 2015 hanno superato il limite dei 35 giorni di sforamento consentiti di polveri sottili. A dirlo il report «Mal’Aria» di Legambiente, anticipato al Corriere della Sera. Con 115 giorni di sforamento dei livelli di Pm10, Frosinone ha conquistato anche quest’anno la maglia nera, seguita da Pavia (114 giorni), Vicenza (110), Milano (101) e Torino con (99). Napoli è 18/ma con 75 giorni oltre i limiti, Palermo 21/ con 69 e Roma 25/ma con 65 giorni. A livello regionale, in Veneto il 92% delle centraline urbane monitorate ha superato il limite dei 35 giorni consentiti, in Lombardia l’84%, in Piemonte l’82% e il 75% sia in Emilia Romagna che in Campania. Il report dà conto anche dei livelli di altri inquinanti atmosferici – Pm2,5, ozono troposferico e ossidi di azoto – con dati relativi al 2014. Sul fronte del Pm2,5 si segnala un miglioramento: solo Monza, Milano e Cremona hanno superato il limite consentito, a fronte di 11 città nel 2013 e di 15 città nel 2012. Per l’ozono, invece, un terzo dei capoluoghi monitorati (28 su 86) ha superato il limite dei 25 giorni, in testa Genova e Rimini con 64 giorni. Per gli ossidi di azoto, 11 città su 93 monitorate (12%) hanno superato il limite, tra cui Torino, Roma, Milano, Trieste, Palermo, Bologna e Napoli.

 

 

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