La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro sta procedendo al sequestro del patrimonio aziendale e personale di un imprenditore, Giuseppe Trichilo, per un valore di oltre 55 milioni di euro. Tra i beni sequestrati due aziende con sede a Lamezia Terme, diversi beni mobili ed immobili, svariati rapporti finanziari, oltre ad ingente liquidita’. Il provvedimento e’ stato adottato dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria su proposta del direttore della Dia, Alfonso D’Alfonso.
Trichilo, imprenditore del settore edile, e’ stato arrestato nell’operazione Crimine condotta contro le cosche calabresi dalle Dda di Reggio Calabria e Milano con l’arresto di oltre 300 persone. Per lui, il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria Nicola Gratteri, nell’ottobre scorso, a conclusione della sua requisitoria, ha chiesto la condanna a 6 anni di reclusione.