“Non un colpo di testa, non una mossa improvvisata. Ma una decisione politica, maturata nel tempo, costruita intorno a una serie di segnali, di sollecitazioni, di convergenze”. Così Valeria Valente spiega al Mattino la sua decisione di rompere gli indugi e candidarsi alle primarie per il centrosinistra. “La mia candidatura – spiega Valente su Bassolino – non è contro qualcuno, e l’aver vissuto una certa stagione, con i suoi errori e i suoi aspetti positivi, è un valore aggiunto in termini di esperienza e competenza. Del resto, nessuno s’improvvisa, men che meno un candidato a sindaco”. “Soprattutto – continua -, la mia candidatura nasce e si sviluppa intorno a una scelta precisa: rappresentare il futuro, con l’obiettivo di aprire una nuova stagione. Io ho quasi quarant’anni, un’età in cui si guarda avanti, avendo però già alle spalle un buon bagaglio di esperienza amministrativa. Sono una donna, una mamma, e questo mi aiuta a guardare a temi importanti per la città, come il welfare, la sicurezza e la vivibilità, con l’approccio della cura e della presa in carico”. “Da deputata – spiega ancora – partecipo al percorso di cambiamento che sta mettendo in atto il governo Renzi, rispetto alla rappresentazione del Sud e alla soluzione dei suoi problemi. È arrivato il momento che Napoli torni capitale del Mezzogiorno”. Su Vincenzo De Luca, Valente afferma: “Le tensioni sul caso Mastursi non incideranno: ha rispetto del ruolo istituzionale”. Su Giovanni Lettieri invece, osserva: “Non capisco perché gli elettori che lo hanno bocciato dovrebbero adesso ripensarci”. Infine, il giudizio sul sindaco Luigi De Magistris: “Ha marginalizzato la città: su Bagnoli è giusto che lo Stato intervenga per avviare la bonifica promessa”.