Una posizione secca e foriera di polemiche. Davide Boni (Ln), presidente del Consiglio regionale lombardo, non partecipera’ alla cerimonia di mercoledi’ prossimo durante la quale il sindaco di Milano Giuliano Pisapia conferira’ a Roberto Saviano
la cittadinanza onoraria del capoluogo lombardo. Lo ha annunciato lo stesso presidente in una lettera inviata a Palazzo Marino: “Un’iniziativa prettamente demagogica e, oltretutto, chiaramente politica” la bolla Boni, spiegando di declinare l’invito alla cerimonia perche’ “in totale disaccordo con la consegna di un tale prestigioso riconoscimento a una persona che non rappresenta in nessun modo la citta’ di Milano. Da milanese – aggiunge Boni -, ritengo che ci siano altre persone che hanno reso grande il nostro capoluogo e meriterebbero tale onorificenza, e non una persona che non ha contributo a consolidare il ruolo di Milano in Italia e nel mondo”. A prendere subito le distanze dalla posizione del presidente e’ la sua vice Sara Valmaggi, Partito democratico, che dice di “dissociarsi dalla presa di posizione di Boni, le cui affermazioni sono di carattere puramente personale. Condivido invece la scelta di Palazzo Marino e credo che per Milano debba essere motivo d’orgoglio avere Roberto Saviano tra i suoi cittadini”. Critico anche il capogruppo del Pd Luca Gaffuri che fa notare come “in Lombardia non deve esserci spazio per le ambiguita’, Saviano e’ una persona coraggiosa che con le sue opere ha contributo a combattere contro le mafie. Il consiglio regionale, rappresentato da Boni, deve dire che sta da questa parte e non da un’altra. Ritengo sbagliato che l’istituzione non sia presente alla cerimonia, al di la’ delle discutibili posizioni del suo presidente, e credo che l’ufficio di presidenza debba e possa trovare una soluzione”.