Lo scorso Sabato 20 febbraio dalle 16.30 alle 19,00, presso l’Auditorium Caianiello di Aversa – (ex Macello comunale) , si è tenuto un convegno pubblico sul tema: Rifiuti a zero, tra gestione industriale, salvaguardia dell’ambiente e tutela della salute, organizzato da Aversa a cinque stelle. Il dibattito, molto sentito dai cittadini che percepiscono l’igiene ambientale e il riciclo dei rifiuti come una delle priorità di una cittadinanza responsabile e consapevole. Per affrontare il tema, si è cercato un approccio multidisciplinare. Sono intervenuti Pino Apicella, presidente dell’Associazione Impatto Eco Sostenibile Zero Waste Campania, organizzatrice del Tour Rifiuti Zero Campania, il Dott. Pierluigi de Michele della Fondazione ANT Italia Onlus (Assistenza Nazionale Tumori), l’Ing. Raffaele Serpico, Dirigente del Settore Ambiente del Comune di Aversa, la Dott.ssa Ida Iorio, dell’Ufficio Stampa Senesi S.p.a, responsabile raccolta rifiuti solidi urbani ad Aversa. A moderare il dibattito, Domenico Napolitano attivista di Aversa a cinque stelle, il Movimento che ha curato il dibattito. E’ stato apprezzato il senso civico dell’ Ing. Serpico e della Dott.ssa Iorio che non si sono sottratti al confronto, anche se in modo completamente differente. Il convegno è riuscito a far sedere allo stesso tavolo, cosa non scontata, i cittadini e i soggetti responsabili della gestione, protagonisti di un confronto aperto e pubblico dove è stato possibile porre domande e quesiti agli intervenuti. Il presidente dell’Associazione Impatto Eco Sostenibile Zero Waste Campania ha illustrato con grande partecipazione, i dieci passi verso i rifiuti zero. La Dott.ssa Iorio, addetto stampa Senesi, ha presentato il nuovo calendario della raccolta dei rifiuti in città dal 1 marzo 2016 e il punto di vista della stessa Senesi, evidenziando però, secondo molti, una scarsa considerazione del problema della valutazione della soddisfazione dei cittadini, che lamentano la qualità del servizio a fronte delle tariffe della Tari. L’Ing. Serpico, ha illustrato le difficoltà dell’Ente e le modalità con cui il settore Ambiente si sta muovendo, evidenziando nella sua relazione, il fatto che, la presenza in provincia, dei soli siti di trasferenza invece degli impianti di compostaggio rendono più oneroso rispetto alla media, il costo della frazione umida. Il sistema (in tutte le componenti della filiera provinciale e regionale) a dir la verità, appare a tutti, fatto apposta per favorire la fame degli inceneritori, che con le nanoparticelle prodotte dagli impianti, costituiscono un fattore di rischio gravissimo per la salute. Il Dott. Pierluigi de Michele della Fondazione ANT, è stato chiamato in causa dal moderatore ad illustrare il formidabile lavoro di assistenza di questa Onlus, trasparente nei bilanci, quanto indispensabile per il lavoro dei suoi volontari a sostegno dei malati di tumore. Nel confronto e nel contraddittorio sui temi, anche da punti di vista molto differenti, sono emersi alcuni fatti che vanno evidenziati. Il generale malcontento per la qualità del servizio. La scarsa efficacia del controllo dell’effettiva resa degli operatori. Più cittadini, hanno lamentato i continui rimproveri agli addetti sorpresi a mischiare i rifiuti differenziati dagli stessi. La scarsa pulizia di aree pubbliche e strade, in particolare nel centro storico. Insomma, il quadro è preoccupante, il sistema è appesantito da logiche assistenziali e clientelari che derivanti da scelte politiche regionali e nazionali, con la complicità di logiche provinciali e comunali finiscono per scaricarsi sulle tasche dei cittadini aversani. Per tacere dei depositi di auto, di cui è segnalata la presenza nel corso del convegno da un cittadino e di cui nessuno sa nulla, alla presenza di rifiuti abbandonati per le strade, ai ritardi nel recupero degli ingombranti, agli scarsi profitti derivanti dal conferimento di materie prime seconde.

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