«A utilizzare l’anticamorra per fini di propaganda e polemica tra le parti si fa solo un favore alla criminalità. Per questo non scendo sul terreno della querelle politichese e mi attengo ai fatti. Il primo è che l’audizione di stamane con la municipalità di Barra non si è svolta per una serie di impedimenti dei singoli consiglieri. Viene aggiornata entro la prossima settimana, nessun evento straordinario» lo afferma la vicepresidente della Commissione Regionale Anticamorra Enza Amato, che stamane, ha dovuto aggiornare l’audizione in programma «Stamane la Commissione Speciale Anticamorra era convocata in audizione presso la III Municipalità. Il primo appuntamento di un viaggio nei quartieri di Napoli per comprendere dinamiche e processi criminali e di disagio sociale che stanno colpendo la città. Come vicepresidente ho promosso io stessa, insieme ad altre azioni, questa iniziativa, e una forza politica, il movimento 5 stelle, ha chiesto di iniziare da Barra. Ho accolto la richiesta e mi sono premunita di organizzare questo incontro di concerto con il presidente della municipalità. Questa mattina, all’orario indicato, ero la sola componente della commissione presente. Ho quindi verificato e diversi consiglieri, che, come anche lo stesso rappresentante dei 5 stelle, avevano assicurato la loro presenza nei giorni scorsi, hanno poi avuto impedimenti di natura personale sopraggiunti nelle ultime ore. Per far sì che tutti potessero prendere parte a questo importante appuntamento, a partire dal consigliere Viglione che lo aveva sostenuto e stamane era febbricitante, ho chiesto alla Presidente Cozzino di rinviare l’audizione. Certo sono sarebbe stato importante svolgere l’audizione stamane, come programmato, ma ancora più importante è trovare una convergenza che, al di là degli schieramenti di parte, ci faccia trovare la capacità di dare risposte concrete e condivise alle enormi problematiche di cui dobbiamo occuparci. Nonostante il mancato accordo tra le opposizioni abbia ad oggi impedito l’elezione del nuovo presidente» conclude Amato «si sta portando avanti un lavoro importante che non permetto a nessuno di screditare. Certo la questione del presidente di commissione è importante e io stessa ho sollecitato il Presidente del Consiglio Regionale per addivenire comunque ad una rapidissima soluzione. Nel frattempo, però, io continuo a lavorare, a fare proposte, a costruire un piano regionale per i beni confiscati, ad organizzare e realizzare incontri con rappresentanti sociali e istituzionali dei territori, a tracciare e condividere con gli altri componenti della commissione ipotesi concrete di lavoro e intervento».