Partecipato e costruttivo il seminario tenutosi ieri presso la sede del Movimento “Speranza e Futuro per Sant’Arpino” con la pedagogista Santa Dell’Aversana, da sempre impegnata per la tutela dei diritti della persona, in particolare per il disagio minorile e familiare, oggi docente di Pedagogia presso l’Istituto di Scienze Religiose San Paolo di Aversa della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. L’intervento della pedagogista, mirato e professionale, ha rimarcato la differenza tra “la politica dei progetti e la politica che progetta”, mettendo alla luce la difficoltà etica della politica, segnando le linee guida di una politica concretamente progettuale, che non sia solo un susseguirsi di bozze di progetti che naufragano prima ancora di partire, o una serie di iniziative non coordinate, né continuative, ma solamente fini a se stesse. “Per rielaborare la progettualità della politica – così la dottoressa Dell’Aversana nel suo intervento – occorre cominciare dalla classe amministrativa, che ha il dovere di leggere dal basso l’esistente, i bisogni reali della collettività, con la piena coscienza delle strutture presenti sul territorio, delle risorse umane e finanziarie a disposizione. Per progettare c’è bisogno si ascoltare. Un progetto non deve mai mancare di organizzazione, anche tempistica, novità e creatività”. L’attenzione della pedagogista si è poi soffermata sulla mancanza di collaborazione etica tra la scuola ed il comune, sulla mancanza di sinergia tra le agenzie educative presenti sul territorio, nonché sulla deriva del CODI, il comitato per i diritti dell’infanzia, la cui esistenza rappresentava un enorme pregio per la comunità santarpinese. Il Coordinatore Politico del Movimento Giuseppe Dell’Aversana, ha poi rilevato come sia auspicabile accanto al ripristino di una simile organizzazione, anche una sorta di comitato per i diritti degli anziani, ove possa essere valorizzata la loro importanza umana e sociale, offrendo ad essi spazi di aggregazione e di espressione. “Raccogliere dati per elaborare il programma – così ha proseguito il Coordinatore Dell’Aversana – questa è la nostra metodologia politica. Raccogliamo dati, ascoltiamo ed analizziamo la complessità del territorio, abbiniamo i fatti concreti alle parole,al fine di programmare in maniera condivisa il futuro di Sant’Arpino”. Il dibattito è proseguito in maniera interattiva con i presenti in sala che hanno rivolto notevoli spunti di riflessione. Forte la partecipazione giovanile. “Speranza e Futuro” continua quindi a fare politica vera e concreta, tra i cittadini e con i cittadini, rendendoli parte attiva di questo percorso di crescita politica, culturale e sociale. Sempre maggiori sono infatti i consensi che il Movimento di via D’Anna raccoglie giorno per giorno, iniziativa dopo iniziativa, da quanti riconoscono la genuinità, la qualità e la credibilità del progetto. Mercoledì 2 marzo, ci sarà il prossimo seminario del Movimento sulla “Gestione virtuosa dei rifiuti ed il futuro sostenibile di Sant’Arpino”, con l’ingegnere Domenico Cataldo, esperto di isole ecologiche e l’ingegnere Antonio Pascale, presidente dell’associazione di volontariato “Geofilos Atella”, circolo Legambiente Succivo. Domenica prossima 6 marzo il Movimento di via D’Anna passa, invece, all’ascolto concreto delle periferie e sarà quindi presente in piazzetta Paradiso al fine di ascoltare suggerimenti e lamentele.