Urla, parole grosse e qualche spintone. Il circolo Pd di Carinaro resta una polveriera. A dare di nuovo fuoco alle ceneri è stato il tesseramento 2015. La tensione è salita alle stelle già all’apertura delle operazioni della campagna adesioni. Dopo il via libera del garante Ciro Marcigliano si è scatenato il parapiglia. A contrapporsi i soliti schieramenti: quello riconducibile a gruppo Masi (caputiani) e quello del sindaco Anna Maria Dell’Aprovitola (filo Graziano). A detta dei supporter dell’eurodeputato Nicola Caputo ci sarebbe stata una vera e propria irruzione nella sezione da parte di alcuni esponenti della parte “rivale” che di fatto ha bloccato la campagna adesioni iniziato alle 16.30 e sospeso alle 18.00. Secondo Dell’Aprovitola e company il garante avrebbe iniziato il tesseramento in anticipo rispetto all’orario prestabilito “per favorire i componenti del gruppo Masi” giunti al circolo già alle 16.00. Tra i più agguerriti il marito del primo cittadino che, a quanto riferiscono i caputiani, avrebbe inveito contro le persone presenti per iscriversi al partito. Sono volate parole grosse e per poco non si è arrivati alle mani. Il garante è stato costretto a bloccare le operazioni per il tesseramento. Che dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, riprendere domattina. Ma considerato il clima tra le due fazioni potrebbe anche saltare tutto. Nonostante il caos sono riuscite a iscriversi una quarantina di persone. In tutto sono 63 le tessere “concesse” al circolo di Carinaro. Ora spetta al garante relazionare i vertici provinciali (quali?) sull’accaduto. Caos anche a Succivo, per non parlare di Teverola dove la prima parte del tesseramento è stata effettuata (mercoledì scorso) “clandestinamente” dal segretario Forchia che fa capo a Biagio Lusini tra le polemiche veementi dei caputiani. Anche a Teverola si è sfiorato il contatto fisico tra le correnti.
Mario De Michele