META DI SORRENTO – Ha chiamato mamma Rosa, un signora di ottanta anni, stamani alle 5: “Mamma é successa una tragedia. Ma stai tranquilla, ho cercato di salvare i passeggeri. Per un po’ non vi potrò telefonare. Ma state tranquilli”. Poi il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, 52 anni, di Meta di Sorrento, ha chiesto di parlare con il fratello Salvatore, anche lui marittimo.

E gli ha spiegato cosa era successo alla nave della Costa. A raccontarlo é Giulia Schettino, la sorella del comandante. “Siamo da stamane – dice la sorella del comandante – con la televisione accesa. Sono queste le uniche notizie che al momento abbiamo”. Voce bassa, piena di dolore, Giulia Schettino racconta le tante telefonate che stanno ricevendo, dai comandanti della Costiera sorrentina a quanti hanno lavorato in questi anni con Francesco. “Tranquilli – ci hanno detto – Franco è una persona pignola, un grande comandante, e quello che ha dichiarato corrisponde alla verità”.

Giulia è gentile, disponibile: “Mio fratello ama il mare, ha sempre lavorato come comandante, ha una lunga carriera alle spalle. Il primo impiego alla Tirrenia, poi Agip, Carnival, da undici anni è al comando di navi da crociera della Costa. Gli americani quando assumono lo fanno in base all’esperienza degli ufficiali”. Del resto la famiglia della mamma di Francesco Schettino, i Cafiero, discende da un’antica dinastia di armatori. In famiglia sono tutti legati a questa attività. Il padre Luigi, di origine casertana, si era trasferito da giovane in Costiera. “Siamo tutti qui – dice Giulia – mio fratello, sua moglie, la moglie di Franco e sua figlia, aspettiamo che lui ci chiami. E devo dire che sentire alcune riflessioni poco gentili ci ha fatto molto male. Conosciamo la serietà e la responsabilità di Franco e le assicuro che non è stata superficialità”.

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