SANTA MARIA CAPUA VETERE. “La vicenda del tribunale è divenuta particolarmente grave soprattutto a causa dell’incuria e dell’irresponsabilità politica di chi in questi anni era chiamato a tutelare gli interessi della città e non lo ha fatto”. Così i rappresentanti dell’area moderata, Salvatore Mastroianni (Ora), Arturo Bolognese (Iniziativa meridionale) e Paolo De Riso (Svolta popolare), commentano la notizia del progressivo declino del tribunale di S. Maria Capua Vetere. “In particolar modo, l’intervento dell’ex sindaco appare come una sorta di tardivo e improprio ravvedimento operoso soprattutto in considerazione dell’allocazione dei giudici di pace in capannoni industriali all’estrema periferia di Santa Maria Capua Vetere (Di Muro ha recepito una deliberazione del commissario Pizzi, del 26 maggio 2011, e in quattro anni e mezzo non ha fatto nulla per porvi rimedio) al modico costo di circa un milione di euro all’anno per nove anni (il contratto di locazione e i relativi importi sono stati opera del governo Di Muro) – dicono dal gruppo – Per quanto riguarda invece la ristrettezza dei tempi legati alla perizia statica, era risaputo che le condizioni del palazzo di Giustizia fossero quelle che sono emerse dagli accertamenti. Era compito dell’amministrazione individuare un ventaglio di soluzioni alternative: come ad esempio l’ex casa comunale o l’istituto Cappabianca, che si trovano nei pressi della struttura di piazza della Resistenza e sono praticamente chiavi in mano. Consigliamo all’ex sindaco di non accampare alcuna scusa in relazione ai tempi per l’attuazione di tali soluzioni visto che la sua amministrazione ha avuto quasi cinque anni di tempo per prendere in considerazione tutte le ipotesi e, invece, praticamente, non ha fatto nulla. La questione, poi, dei crediti che il Comune vanta nei confronti Ministero non c’entra niente con il problema dello smembramento del tribunale, l’ex sindaco non ‘meni in can per l’aia’ per gettare fumo negli occhi ai cittadini. La futura amministrazione di Santa Maria Capua Vetere dovrà essere in grado di trovare e attuare soluzioni adeguate per il tribunale e, inoltre, porre rimedio ai danni arrecati negli ultimi anni”.