La Procura della Repubblica di Benevento ha chiesto il rinvio a giudizio di sei persone, fra le quali la parlamentare Nunzia De Girolamo (Forza Italia), al termine dell’inchiesta su presunte irregolarità all’Asl di Benevento. Oltre a De Girolamo, è stato chiesto il rinvio a giudizio del direttore sanitario Gelsomino Ventucci, del direttore generale Michele Rossi, dell’ ex capo della segreteria di De Girolamo, Luigi Barone (oggi componente del Direttivo Nazionale di Ncd), di un altro collaboratore della deputata, Giacomo Papa, e del sindaco di Airola (Benevento), Michele Napoletano. Le richieste di rinvio a giudizio – secondo quanto si è appreso in tarda serata a Benevento – sono state formulate dal procuratore della Repubblica Giovanni Conzo e dal sostituto Nicoletta Giammarino e saranno esaminate dal Gup il prossimo 29 aprile. Nei riguardi di De Girolamo e degli altri cinque indagati, la Procura ha ipotizzato, a vario titolo, i reati di concorso in concussione, abuso di ufficio e offerta di utilità per ottenere il voto elettorale per provvedimenti dell’Asl di Benevento relativi al periodo compreso fra il 2010 e il 2013. Sempre in serata si è saputo che il gip Flavio Cusani ha già respinto le richieste dei pm di archiviazione per l’ex direttore amministrativo della Asl di Benevento, Felice Pisapia, e per il dirigente della stessa Asl Arnaldo Falato. Pisapia registrò alcune conversazioni, in cui si parlava della gestione della Asl, nell’abitazione dell’allora ministro delle politiche agricole De Girolamo che, in seguito all’inchiesta, si dimise dall’incarico di governo.

 

 

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