Sarebbe morta per uno sfortunato incidente, una fatalità, la piccola Rosa Di Biase, la bimba di tre anni investita e uccisa a Carinaro, nel Casertano, dallo scuolabus che era venuto a riportare a casa il fratellino di poco più grande. É emerso dagli accertamenti dei carabinieri di Marcianise; la piccola Rosa, hanno confermato le testimonianze raccolte, è improvvisamente sfuggita al controllo della madre finendo sotto la ruota del bus. La Procura di Napoli Nord ha comunque aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico dell’autista dello scuolabus, un lsu del comune in servizio da anni; l’ufficio inquirente ha deciso inoltre di disporre l’autopsia sul corpo della piccola. Nel paese, sotto choc per l’accaduto, si moltiplicano intanto le iniziative di sostegno economico e psicologico alla famiglia della bimba; Rosa aveva una sorellina di 10 anni e un fratellino di 5. “Alla famiglia Di Biase – ha affermato il sindaco Marianna Dell’Aprovitola – non faremo mancare il sostegno dell’ amministrazione comunale in tutte le forme possibili. Il Comune si accollerà anche tutte le spese per le esequie. La nostra vicinanza va anche agli operatori Lsu che espletano il servizio di trasporto degli alunni con abnegazione da tanti anni e che mai avrebbero pensato di essere a loro volta protagonisti di questa tragedia”.

 

 

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