NAPOLI – Il Presidente del Tribunale di Napoli, dott. Carlo Alemi, nel corso della conferenza stampa tenuta in seguito all’ennesimo maxi sequestro di beni alla camorra partenopea, ha denunciato pubblicamente la grave situazione di “crisi e disagio” in cui è costretta ad operare la Magistratura partenopea, cifre allarmanti se si considera che sino a pochi anni fa, il numero di impiegati amministrativi era praticamente il doppio degli attuali, mentre il lavoro, in totale contro tendenza è aumentato a ritmo esponenziale.
Sulla stessa lunghezza d’onde era stato l’intervento del Procuratore capo di Napoli, dott Giandomenico Lepore, il quale poco prima di andare in pensione, aveva denunciato le gravi problematiche della Magistratura napoletana, chiedendo un intervento urgente al Governo al fine di stanziare ulteriori risorse tale da consentire il buon andamento degli Uffici giudiziari.
Il Sindacato di Polizia COISP della Campania, con un telegramma inviato al Presidente del Tribunale di Napoli, dott. Carlo Alemi, esprime la massima solidarietà; sull’argomento è intervenuto il segretario generale regionale del sindacato di Polizia COISP, Giuseppe Raimondi, il quale ha tra l’altro commentato: “Esprimo a nome del sindacato che rappresento, la massima solidarietà al dott. Alemi ed a tutta la magistratura campana, in particolare a quella partenopea e casertana , impegnata contro i potentissimi clan camorristici. Nonostante i gravissimi disagi in cui si è costretti ad operare, e mi riferisco anche alle forze dell’ordine che collaborano in sinergia con la magistratura, i risultati sono stati strabilianti: ricordiamo la cattura di tutti i più pericolosi latitanti ed i numerosi maxi sequestri di beni effettuati. La domanda però sorge spontanea: fino a quando si potrà tirare avanti esclusivamente basandosi sullo spirito di abnegazione di magistrati e poliziotti? Sicuramente non per molto; pertanto ci associamo ai magistrati nel chiedere al Governo una maggiore attenzione per il comparto sicurezza, con lo stanziamento di fondi tali da poter garantire risorse umane e mezzi per poter continuare nel delicato compito di difesa dei più elementari diritti costituzionali”.