Un ostello per studenti ma anche laboratori di artigianato artistico, bar e ristoranti, negli spazi dell’ex convento dei Passionisti facente parte del complesso monumentale della Reggia di Caserta. Lo ha deciso la direzione del museo borbonico che ha pubblicato un avviso pubblico per la concessione in gestione dei circa 1770 metri quadrati che compongono l’ex convento, cui si accede da via Passionisti. L’appalto è durata ventennale mentre il canone di concessione, spiega una nota della direzione, “sarà fissato in sede di procedura concorsuale ma è orientativamente stimabile in diecimila euro mensili, che verrà compensato in quota parte da definire delle spese di ristrutturazione”. Negli spazi dovranno essere realizzati “servizi di ospitalità turistica per giovani a prezzi convenzionati con possibilità di lunghe permanenze per gli studenti e di gestione di atelier d’arte, laboratori di produzione di artigianato artistico, spazi di formazione e di produzione di imprese creative, con la possibilità di esercizio di attività complementari di bar e ristorazione”. I padri passionisti entrarono nella struttura nel 1853, su offerta di Ferdinando; la casa dei Passionisti di Caserta viene chiusa nel 1866, per disposizione del governo sabaudo, che temeva la fedeltà della comunità al deposto re Ferdinando II.

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