“Non trovo assolutamente opportuno il comportamento di Di Maio che in qualità di importante rappresentante delle istituzioni, essendo vice presidente della Camera, si è dissociato dalle altre autorità visitando separatamente la tomba di don Diana, e rilasciando dichiarazioni che avrebbe dovuto fare nella sede adeguata per esercitare la funzione di controllo che spetta ad ogni parlamentare, che è il Parlamento e non la tomba di don Peppe”. Lo ha detto il presidente dell’Antimafia, Rosy Bindi, in visita alla tomba di don Peppe Diana a Casal di Principe. La delegazione della Bindi, composta anche dai responsabili delle forze dell’ordine, dal sindaco Renato Natale, dal presidente di Libera don Luigi Ciotti e dal vescovo di Aversa Angelo Spinillo, ha visitato insieme con cittadini e scout la tomba del prete, e quella dell’imprenditore Domenico Noviello, alcuni minuti dopo Di Maio; quest’ultimo ha anche partecipato alla messa che si è tenuta alle 7.30 nella parrocchia di San Nicola di Bari, dove don Diana fu ucciso il 19 marzo del 1994. Anche durante la funzione religiosa Di Maio non si è unito alla delegazione istituzionale ma ha preferito stare tra i fedeli. “Oggi credo che nessuno – ha continuato la Bindi – venga a fare la passerella ma in ogni caso non è questa la giornata per fare polemiche e per cercare più visibilità”. ”Il problema dei risarcimenti – spiega la Bindi – credo sia solo momentaneo, martedì prossimo sentiremo il ministro dell’Interno Alfano in Commissione e gli chiederemo delle spiegazioni, anche se so che è cambiato il responsabile del Viminale che si occupava di fondi per le vittime e quindi bisognerà procedere ad una nuova nomina”.

 

 

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