La firma del Pipita sul campionato del Napoli. Higuain è il trascinatore della sua squadra, che è a lungo in difficoltà con il Genoa. L’argentino, con una prova straordinaria, guida i compagni alla riscossa ed alla vittoria. Il Napoli grazie a lui trova i tre punti indispensabili per tenere viva la corsa allo scudetto e rispondere alla Juventus vittoriosa sul Torino. La partita è intensissima, vibrante. Il Napoli non si esprime al meglio delle sue potenzialità, ma il Genoa è un osso duro, schierato con grande sagacia tattica da Gasperini. L’attacco del Napoli, soprattutto nel secondo tempo, dopo una prima frazione di partita in chiaroscuro, mette sotto assedio la porta avversaria, ma Perin è un gatto, salta tra i pali, devia ogni pallone che gli capita a tiro. Ci vuole un grandissimo Higuain per piegare la resistenza del portiere rossoblù. Gasperini porta Cerci in panchina e lancia nella mischia Pavoletti che, per la verità, si vede poco o niente. Il tecnico del Genoa propone una difesa a cinque con Gabriel Silva, sulla destra, che si oppone in prima battuta ad Insigne e chiude gli spazi alle incursioni di Ghoulam e Laxalt dalla parte opposta che fa esattamente lo stesso lavoro su Callejon e Hysaj. La solita distrazione difensiva del Napoli manda il Genoa in vantaggio dopo soli 9′ di gioco, grazie ad una conclusione di Rincon sulla quale c’è un concorso di errori di Jorginho che lancia l’azione dell’avversario, Koulibaly il quale entra molle sul contrasto e Reina che si fa infilzare dal tiro forte ma centrale del genoano. Il Napoli per tutto il primo tempo si riversa nella metà campo avversaria, ma lo fa senza raziocinio, più con la forza della disperazione che affidandosi a schemi offensivi ben costruiti. Il Genoa, forte della densità della sua linea difensiva a cinque, chiude tutti gli spazi utili agli azzurri. E dove non arrivano i difensori di Gasperini, ci pensa Perin ad opporsi sempre alle offensive della squadra di Sarri. Il tema del secondo tempo è più che scontato. Gli azzurri pareggiano il conto con il Genoa dopo soli sei minuti con Higuain il quale dopo un paio di minuti fallisce clamorosamente il raddoppio. Gasperini inserisce Cerci al posto di Pavoletti e cerca di sfruttare al meglio le ripartenze che il Napoli concede ed al tempo stesso le indecisioni della difesa azzurra. La partita in questo frangente è apertissima su tutti e due i fronti. Higuain ci prova da tutte le posizioni ma trova sempre sulla sua strada Perin o un difensore avversario. Dall’altra parte è Cerci a creare in più di una circostanza lo scompiglio nell’area dei partenopei. La gara è appesa ad un filo. E’ a questo punto che Higuain impone la legge della sua classe. Il Pipita va in gol con un’azione personale e ribalta la partita. Fino alla fine il Napoli rimane in controllo e solo nel recupero El Kaddouri arrotonda il punteggio. Ma la strada era stata spianata dal Pipita. E’ giusto che il San Paolo abbia cori solo per lui.